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Uno SkyTram per la Val Bisagno, busvie e metrò esteso: ecco il trasporto pubblico del (prossimo) futuro a Genova

Presentati gli interventi prioritari del piano urbano della mobilità sostenibile

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Genova. Sarà il potenziamento del trasporto pubblico in Val Bisagno, una delle vallate periferiche di Genova, l’asse prioritario di intervento nell’ambito del Pums, piano urbano della mobilità sostenibile, del Comune di Genova e la soluzione scelta dall’amministrazione prevede la realizzazione una linea filoviaria di moderna concezione definita “move” e di una linea soprelevata su binario chiamata “skytram”. I progetti sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa a palazzo Tursi dal sindaco di Genova Marco Bucci, il vicesindaco e assessore alla Mobilità Stefano Balleari, il direttore del Cieli Enrico Musso, collaboratore del Comune per il Pums, alla presenza dei vertici di Amt.

Oltre agli interventi per la Val Bisagno, è confermato il progetto di monorotaia anche per collegare il parco tecnologico degli Erzelli, di estensione della filovia sulle direttrici levante, centro e ponente e, per quanto riguarda la metropolitana, il completamento della linea da piazza Pallavicini, in Valpolcevera, a Terralba e l’idea di una diramazione su Sampierdarena.

Al momento la sola parte già finanziata, con 152 milioni di euro, è il prolungamento della metropolitana tra piazza Martinez e Rivarolo, per cui è stato assegnato il bando per la progettazione definitiva. “Per la Val Bisagno non ci sono ancora i fondi del ministero dei Trasporti in via ufficiale – dice il sindaco di Genova Marco Bucci – ma in via ufficiosa sì, siamo fiduciosi di riuscire a trovare le risorse per dotare al più presto una delle zone della città meno servite di un sistema di trasporto all’altezza”.

“Si tratta di un programma molto ambizioso – afferma il vicesindaco Stefano Balleari –
con un occhio alla sostenibilità, questi nuovi sistemi porteranno ad avere una riduzione sensibile dei tempi di percorrenza”. “Il sistema di assi di forza – aggiunge Enrico Musso, esperto di logistica – è basato su elevata capacità, trazione elettrica, sede di corsa riservata e interconnessione con gli altri sistemi di trasporto pubblici e privati”. Secondo Musso i primi nuovi servizi potranno entrare in funzione con la fine del 2021. Il Pums dovrà essere approvato dal consiglio comunale, la giunta Bucci auspica entro l’estate.

Per l’intervento sugli assi di forza filoviari, i Move (51 km di linea tra centro, ponente, levante e Val Bisagno) è stato completato l’invio dell’istanza di finanziamento al Mit (547 milioni) che dovrebbe coprire il 100% dei costi stimati. L’avvio dei cantieri potrebbe avvenire nel 2021. Per l’impianto di risalita tra Aeroporto ed Erzelli sono stati chiesti, sempre al Mit, 113 milioni. L’avvio di esercizio potrebbe avvenire, nella migliore delle ipotesi, nel 2024 in parallelo con la realizzazione del polo universitario.

Per l’intervento sullo Skytram tra Brignole e Molassana si stima un costo di 350 milioni, l’obbiettivo del Comune è partecipare alla prossima call del ministero dei Trasporti nel settembre 2019 per la definizione dei fondi sui progetti strategici. Se i soldi dovessero arrivare, i tempi tra progettazione e realizzazione non sarebbero al di sotto dei 4 anni. Si tratterebbe di una linea di 6,5 km percorribili in 15 minuti. L’infrastruttura sarebbe soprelevata, o con piloni in alveo del torrente, senza quindi impattare sulla sede stradale, oppure alzata su piloni ai bordi della strada. In entrambi i casi ci sarebbe spazio per marciapiedi e pista ciclabile.

In futuro si punta a chiedere al Mit (a settembre) anche le risorse necessarie per ultimare la stazione della Metropolitana di Corvetto e (nel 2020) per la diramazione del metrò a Sampierdarena.

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