Genova. La protezione civile del Comune di Genova è al lavoro per fornire ai cittadini che ogni giorno devono attraversare via 30 giugno informazioni più puntuali possibili su eventuali chiusure che, come si è visto lo scorso fine settimana e ancor di più stamattina, creano non pochi disagi ai pendolari.
Escluso il sistema degli sms previsto per le allerte meteo che presenta da un lato costi molto elevati dall’altro una tempistica tecnica troppo lenta, con la conseguenza che l’sms potrebbe arrivare dopo la riapertura della strada, ed escluso whatsapp che non consente una platea di utenti così numerosa come i pendolari interessati dalla viabilità sulla Trenta giugno, due sono le soluzioni che sono state individuate.
La prima è l’iscrizione al sistema Telegram della protezione civile che, collegato direttamente con i sensori, consentirà di ricevere informazioni praticamente in tempo reale. Il collegamento è allo studio dei tecnici della protezione civile stessa, il cui sistema telegram vede già 10 mila genovesi iscritti. Il collegamento dovrebbe essere pronto a breve.
(Per iscriversi al sistema di protezione civile, dopo aver installato Telegram, occorre cercare l’ indirizzo: @ProtCivComuneGe_BOT e quello dell’account principale @ProtCivComunediGe ).
Contemporaneamente, ma ancora non è chiaro in che tempi dovrebbero essere installati due pannelli luminosi, uno dalla parte di Borzoli, l’altro da Bolzaneto. In questo caso è il settore mobilità a occuparsi della scelta del posizionamento.
I pannelli, così come un sistema di messaggistica istantanea sono stati chiesti a più riprese dai pendolari della Valpolcevera che ora si sono riuniti nel gruppo facebook “via trenta giugno aperta o chiusa?” che ha collezionato oltre 3 mila iscritti in pochi giorni e dove gli stessi cittadini informano gli altri sulle chiusure e le riaperture di qualche che al momento resta l’unica strada di collegamento urbana tra la Valpolcevera e il centro.