Genova. Approvata oggi dalla giunta Bucci la delibera che prevede la vendita in blocco delle otto farmacie comunali genovesi. Nonostante le proteste a più riprese in consiglio comunale e l’audizione dei sindacati, durante la quale l’opposizione tutta e diversi gruppi della maggioranza si sono espressi negativamente sull’operazione, l’amministrazione ha deciso di tirare dritto.
Sul caso la critica del gruppo del Pd a Tursi: “Riteniamo sottostimato il valore di circa 10 milioni di euro indicato nella delibera e non conosciamo i criteri in base ai quali si è arrivati a questa valutazione economica, considerato che non ci è mai stata consegnata nessuna relazione o perizia a riguardo”.
Martedì scorso, 6 novembre, in conferenza capigruppo, alla presenza dei lavoratori delle farmacie comunali, non è stato comunicato che la delibera era già approvata.
“Ugualmente sono stati ignorati i sacrifici legati al processo di riorganizzazione deciso – continua la nota del Pd – finanziato e portato avanti in passato dall’amministrazione e dai lavoratori, grazie al quale l’azienda è in attivo da quattro anni, offre un servizio attento e specializzato e costituisce per molti cittadini il primo presidio sanitario nei diversi quartieri genovesi. Rimaniamo fermamente contrari a questa scelta della giunta Bucci che sembra dettata dall’unico scopo di far cassa. E siamo fortemente preoccupati per il destino dei 42 dipendenti coinvolti, la cui occupazione verrà garantita solo per il triennio 2019-2021. Ci batteremo nelle sedi istituzionali e in piazza perché i diritti di questi lavoratori vengano tutelati fino in fondo”.