Genova. Un inizio dei lavori che sta accumulando ritardi, ritardi che con questa nuova sospensione arriveranno ad almeno due anni. Come minimo. Parliamo dello “mini” scolmatore, il terzo in ordine di grandezza, che dovrebbe mettere in sicurezza il rio Vernazza e Chiappeto, protagonisti nel 2011 e nel 2014 (e tante altre volte in passato) di disastri alla confluenza con lo Sturla.
Questa la denuncia dei residenti di via Pontetti e del quartiere, alla notizia di un nuovo rimando a causa della necessità di fare una preventiva verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale, cosa che fa slittare i termini per la chiusura della conferenza dei servizi, e quindi successive procedure di appalto, di altri mesi.
Il ritardo è tutto un ritardo burocratico, poichè l’opera è già stata finanziata dal Cipe con 20 milioni del “Patto di Genova” e il progetto definitivo è stato presentato e depositato a maggio del 2017, e approvato dalla Conferenza dei Servizi, che sarebbe dovuto completarsi entro questo ottobre.
“Ho presentato, venerdi scorso, l’Interrogazione per sapere “ufficialmente” lo stato delle cose – sottolinea Michele Rafaelli, ex assessore, oggi consigliere, del Municipio IX Levante – ed ho chiesto che venga inserita all’Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Municipale che pare sia previsto per il 19 Novembre. In base alle risposte valuteremo di organizzare una manifestazione a fine novembre”