Disperazione

Marassi, detenuto cerca di impiccarsi, salvato da agenti penitenziaria. Uil: “Urgenti nuove assunzioni”

Dentro il carcere situazione sempre più difficile

Carcere Marassi
Foto d'archivio

Genova. “Ancora una volta e per ben due volte, il tempestivo ed efficace intervento della Polizia Penitenziaria ha impedito che la già lunga scia di morte per suicidio in cella potesse allungarsi. Intorno alle 23.00 di ieri a Genova Marassi un detenuto di origini magrebine, ristretto presso sesta sezione primo piano , è stato salvato in extremis dal soffocamento per impiccagione”,

Lo comunica Fabio Pagani, Segretario Regionale della UIL PA Penitenziari, che fornisce alcuni dettagli su quanto accaduto: “Ha tentato di impiccarsi con un laccio ricavato dalla tuta , legata al rubinetto della doccia nel bagno. L’uomo è stato salvato dagli agenti della Penitenziaria per ben 2 volte, mentre erano già evidente i primi segni del soffocamento, subito trasferito nel Centro Clinico a Grande Sorveglianza”.

A Marassi sono presenti 730 detenuti, a fronte di una capienza massima di circa 450. “La UIL chiede al Ministro Bonafede interventi urgenti – prosegue Pagano – abbiamo bisogno di un Governo che non ragiona solo in termini ragioneristici e che non perda di vista la centralità delle persone e dei loro diritti, sperando che il Ministro e il Capo del DAP, siano attenti a percepire l’urgenza e la necessità di procedere alle assunzioni nella Polizia Penitenziaria i cui organici registrano vacanze per circa 6500 unità ”

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