Prima di natale

La demolizione del Morandi inizierà il 15 dicembre: il sindaco Bucci stabilisce una data

Si inizierà dal lato ponente, entro fine mese sarà presentato il progetto complessivo

zona rossa ponte morandi

Genova. Non più l’inizio del prossimo mese, ma neppure la fine. Ora c’è una data – o almeno questa è la best option indicata dal sindaco di Genova Marco Bucci – per la demolizione del ponte Morandi. Il 15 dicembre, dieci giorni prima di Natale. Il primo cittadino ha stabilito una data precisa questa mattina in un’intervista a Sky Tg24. Poi precisa: “Se sarà il 13, il 14 o il 15 non importa – dice – quello che conta è iniziare a smontare entro Natale come abbiamo sempre affermato, farò carte e quarantotto affinché ciò avvenga, e io so che è possibile se nessuno ci mette i bastoni fra le ruote”.

I progetti per la demolizione ci sono già, ma non sono stati ancora scelti. Lo dice il sindaco-commissario. “Le aziende hanno già presentato i progetti ma noi non abbiamo ancora scelto chi se ne occuperà. Lo faremo appena il decreto sarà convertito in legge”. Bucci ha spiegato che “per decidere chi eseguirà i lavori la struttura commissariale seguirà la strada della negoziazione diretta senza pubblicazione”, in base ad una norma dell’Unione
europea che consente affidamenti senza gara, l’articolo 32 della determina Ue 24 del 2004.

Per la demolizione e ricostruzione del ponte Morandi il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci ha confermato che la migliore delle ipotesi prevede un tempo di 12 mesi. “Questi sono i progetti che ho visto io, al massimo 15 mesi, non di più” ha sottolineato il primo cittadino parlando con i giornalisti a palazzo Tursi, sede del Comune di Genova.

Per quanto riguarda le modalità operative, prima di partire con la demolizione bisognerà procedere con il dissequestro dei monconi da parte della Procura. “Possiamo pensare di far dissequestrare prima la parte ovest e iniziare a demolirla e poi procedere con la parte est, quella sopra le case”.

Il sindaco Bucci è convinto, in base ai progetti ricevuti, che almeno per la porzione ovest del viadotto ancora in piedi si possa evitare l’uso di esplosivo. “La modalità non prevede cariche, mentre per la parte su via Porro le cose sono più complicate”. Il sindaco-commissario aggiunge: “Decideranno i tecnici, ma penso che si possa procedere in parallelo tra demolizione e ricostruzione, iniziando a ricostruire la parte ovest mentre si demolirà quella est”.

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