I commenti

Il decreto sul Morandi è legge, Bucci: “Genova ora può rialzarsi”, Toti: “Da oggi conto i granelli della clessidra”

"Era l'ora" ha detto il governatore ligure, adesso collaboriamo. "A Roma abbiamo dato il commissario più coraggioso"

Genova.”Con il voto del Senato il decreto Genova è legge. Continueremo a lavorare per la città come stiamo facendo dal 14 agosto: adesso lo faremo con pieni poteri per poter arrivare all’obiettivo di demolire e ricostruire il ponte in tempi certi e rapidi nell’interesse dei genovesi, delle attività produttive, dei quartieri in sofferenza, delle famiglie degli sfollati nel rispetto e in memoria delle 43 persone che hanno perso la vita nel crollo di ponte Morandi”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il sindaco-commissario Marco Bucci.

Il sindaco di Genova e commissario straordinario per la ricostruzione di ponte Morandi Marco Bucci ha commentato con un soddisfazione, con un post su Facebook, l’approvazione del decreto Genova da parte del Senato. Bucci traccia una road mai delle prossime azioni.

“Come commissario – scrive – procederò all’assegnazione dei lavori in base all’articolo 32 della direttiva Ue 24 del 2014, ovvero con una negoziazione diretta senza pubblicazione. Verrà fatta una lettera d’invito con una specifica tecnica e alle aziende interessate sarà fatta richiesta di progetto preliminare che dovrà rispondere a caratteristiche principali come la previsione della durata del ponte, costi e tempi di realizzazione.

Quindi proseguiremo con l’aggiudicazione, la richiesta di dissequestro del ponte e l’inizio della demolizione”. Il sindaco conclude: “Genova non si è mai fermata da quel giorno, adesso ha gli strumenti per rilanciarsi!”

“Da oggi sono il signore che gira la clessidra, conto i granelli che scendono”, sul ponte Morandi “avevo previsto un percorso di 12-15 mesi”, “credevo fossero quelli possibili”. L’ha detto il presidente della Regione Liguria e commissario per l’emergenza di ponte Morandi Giovanni Toti. “Il Governo ha scelto un’altra strada un percorso più tortuoso”. “Se lo strumento che hanno scelto funzionerà sarà merito del Governo, se non funzionerà di sicuro la responsabilità non è a Genova”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commentando il via libera in Senato al Dl Genova. Il riferimento è allo schema dell’articolo 1 del decreto Genova. “Io avevo altre
idee, come è noto, ma collaboreremo su tutto, abbiamo dato a Roma il miglior commissario possibile, il sindaco Bucci che ha il coraggio, la grinta e la capacità per fare bene”.

Sulle polemiche politiche Toti prende le distanze dal suo partito. “Forza Italia si è astenuta per segnare la sua posizione di opposizione e per segnalare anche il fatto che su quel decreto molte perplessità restano. Ma siccome io tendo a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno come ha fatto anche Gagliardi alla Camera, io avrei dato fiducia a questa città e avrei votato a favore”.

Anche il sottosegretario ai Trasporti, il genovese Edoardo Rixi, ha commentato la notizia: “Oggi è una grande giornata, Genova e la Liguria hanno vinto. Il decreto Genova è legge”. Rixi ricorda gli oltre 600 milioni di euro che saranno a disposizione del commissario alla ricostruzione Marco Bucci per dare risposte agli sfollati, alle imprese, alla portualità e ai lavoratori.

“Grazie al lavoro di questo governo, in costante dialogo con Comune di Genova e Regione Liguria, arriveranno oltre 72 milioni alle famiglie che hanno perso la casa dopo il crollo del #ponteMorandi, 55 milioni alle imprese danneggiate, 30 milioni a sostegno dei lavoratori per la cassa integrazione, oltre 48 milioni per la mobilità e il trasporto pubblico locale, oltre 44 milioni per il porto”, scrive Rixi.

Con le misure contenute nel decreto fiscale, già approvato, e nella legge di bilancio, “Genova e la Liguria avranno 1 miliardo di euro per ripartire e tornare a crescere. Da oggi Genova e i genovesi possono ricominciare a guardare al proprio futuro”.

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