Digitale

Da oggi anche le persone sorde potranno segnalare reati con la app YouPol

Da febbraio, quando è stata lanciata, sono state circa 360 le segnalazioni arrivate via smartphone

Genova. Da febbraio, quando è stata lanciata, sono state circa 360 le segnalazioni arrivate a YouPol, l’applicazione realizzata dalla polizia per segnalare, principalmente, situazioni di spaccio e bullismo sul territorio. Di queste la maggioranza, circa 280, sono relative al fenomeno dello spaccio degli stupefacenti, mentre una cinquantina sono legati al bullismo.

Da adesso la app si apre anche al mondo delle persone sorde, circa 300 persone sul territorio genovese, che potranno interfacciarsi in un modo migliore con le forze dell’ordine. “L’applicazione, che ha già dato risultati importanti. – spiega Alessandra Bucci, dirige te del Servizio Volanti della Questura di Genova – viene estesa anche alle persone sorde, con le quali avevamo già avviato lo scorso anno una collaborazione con la app SOS sordi”.

Un sistema rapido, quindi che permette di segnalare questo tipo di difficoltà e che si unisce agli strumenti già attivati in collaborazione con la questura genovese. “Noi sordi abbiamo bisogno di questi tipo di applicazioni, che ci permettono di comunicare situazioni di emergenza – spiega il Presidente dell’Ente Nazionale Sordi di Genova, Simone Lanari – in modo accessibile. A Genova i nostri soci sono 370 e questa app permette, assieme a SOS Sordi, di mettersi in contatto con la polizia risolvendo situazioni di emergenza”.

Più informazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.