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Spedizionieri, a settembre calo del 10%. L’allarme di Spediporto

Sedi istituzionali e palazzi e piazze simbolo della città

Genova. I dati, relativi al mese di Settembre 2018, confermano, anche per gli Spedizionieri, un trend negativo già anticipato dagli operatori portuali e dalla stessa AdspMLO.

Per SPEDIPORTO, il mese da poco trascorso, ha il segno negativo – 5% Export e – 9.8% Import. Il dato, rilevato da un’indagine condotta su un campione del 15% dei propri associati, consolida e conferma le sensazioni di un mese con un colore rosso acceso.

I dati, che sono quelli rilevati in sede di raccolta delle domande di rimborso e risarcimenti avviata nelle scorse settimane, evidenziano come il danno per gli spedizionieri si attesti intorno ai 97K/anno; per i corrieri il danno invece cresce a 170K/anno e per gli autotrasportatori arriva a toccare la media di 610K/annui. Se i dati dovessero consolidarsi nel corso di prossimi mesi gli spedizionieri genovesi potrebbero arrivare a perdere a fine anno un 10% in import ed un 8% in export. Allo stesso modo i danni potrebbero superare secondo le stime i 28ml di euro.

“Abbiamo bisogno di garantire i servizi fondamentali alla merce, in assenza di una infrastruttura fondamentale come il Morandi, dobbiamo aumentare la qualità dei servizi e ridurre il dwell time – commenta il Presidente di Spediporto Alessandro Pitto – dobbiamo capire che ogni minuto risparmiato in porto è un euro risparmiato per il mercato”. La preoccupazione trova conferma anche nei dati resi pubblici da ADSP che nei giorni scorsi ha diffuso il dato di un – 20% delle tasse portuali e di una riduzione di carico che, come testimoniato dai Terminalisti, è arrivata in alcuni casi a toccare un – 25%.

“Non possiamo sottovalutare gli umori del mercato e le sue sensibilità alle variazioni di costo – commenta Giampaolo Botta Direttore Generale Spediporto — temo molto la sottovalutazione di certi temi ed il calo di attenzione generale su questa crisi. Ogni 100 contenitori che scappano da Genova vuol dire un posto di lavoro messo a rischio. Se i dati che si sentono in queste settimane trovassero conferma l’impatto sull’occupazione potrebbe essere rilevante e noi dobbiamo difendere l’occupazione come primo valore del Porto e delle nostre aziende.”

SPEDIPORTO evidenzia inoltre la necessità che nel DL venga affrontato in modo adeguato il tema della carenza degli organici delle pubbliche amministrazioni adibite ai controlli sulla merce. Agenzia delle Dogane, USMAF, Fitopatologo; Veterinario, IZTS ed ARPAL hanno bisogno di poter rinforzare i propri organici, al fine di garantire alla merce tempi certi nei controlli.

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