Genova. “Quando in famiglia ci sono più figli, non so se uno possa avere paura di rimanere senza cibo perché si dà da mangiare a un fratello, io non credo che i genovesi siano così”. Usa questa metafora, il sindaco di Genova e commissario straordinario per la ricostruzione di ponte Morandi Marco Bucci, per spegnere le polemiche tra cittadini e commercianti di zona rossa e zona arancione. Bucci ha parlato a margine della presentazione del nuovo parcheggio di interscambio realizzato da Rfi vicino alla metropolitana di Brin, a Certosa, a nord di ponte Morandi.
Se per la zona rossa le somme per gli indennizzi e i risarcimenti sono a grandi linee presenti nel decreto Genova, per la zona arancione, quella limitrofa all’area off limits attorno ai monconi del viadotto, c’è solo l’ipotesi di una definizione ma non di somme certe. “Ci sederemo a tavolino – aggiunge il sindaco – con il commissario delegato Giovanni Toti e definiremo il perimetro della zona arancione una volta terminato il lavoro sulla zona rossa, gli indennizzi ci sono”.
Sul tema è intervenuto in queste ore anche il MoVimento 5 Stelle Liguria: ieri Alice Salvatore e Marco De Ferrari, consiglieri regionali, hanno incontrato in assemblea le famiglie della zona arancione. “Stiamo parlando di famiglie che in questo momento si trovano in un limbo geografico e giuridico, prive di tutele – dicono – Oltre a manifestare la nostra vicinanza, i nostri colleghi in Parlamento stanno lavorando per inserire un emendamento al decreto; noi in Regione lavoriamo per legiferare con l’obiettivo di includere queste famiglie tra gli interferiti delle grandi opere, nel Pris, come si era già impegnato a fare l’assessore alla Protezione Civile Giampedrone a fine agosto, salvo poi non occuparsene”.
Altro tema caldo. I rimborsi per gli sfollati. Sempre a proposito di Pris. “Non sono preoccupato, i rimborsi per gli sfollati arriveranno sicuramente, il governo ha già previsto stanziamenti”. Marco Bucci commenta la decisione di Autostrade per l’Italia di non partecipare all’ultima riunione del comitato Pris, ovvero il piano regionale che definisce i risarcimenti per i cittadini interferiti dalle grandi opere e, in questo caso, dalla partita di demolizione e ricostruzione per ponte Morandi.
Autostrade in una lettera ha spiegato che la disponibilità a trattare è sospesa in attesa di maggiori chiarimenti del quadro normativo e del ruolo che potrà essere esercitato da Aspi stessa in base a quando indicato dal decreto Genova. “Il governo ha già previsto le risorse per gli sfollati – continua Bucci – e poi sarà appunto il governo a discutere con Autostrade su come recuperare questa somma”.