La lettera

Ilva, la Fiom ‘diffida’ i firmatari dell’accordo di programma: “No a cessione aree a Mittal senza trasferimento di tutti i lavoratori”

I metalmeccanici della Cgil ribadiscono l'urgenza di un tavolo in Prefettura

inaugurazione ansaldo tra proteste ilva

Genova. “Diffidiamo gli enti titolari di aree e banchine dal concedere il trasferimento anche temporaneo dell’utilizzo delle aree di Cornigliano ad AM InvestCo Italy srl in assenza del trasferimento a detto soggetto degli obblighi derivanti dall’Accordo di Programma”. Lo ha scritto la Fiom di Genova in una lettera indirizzata a tutti i firmatari dell’accordo di programma, dalla presidenza del consiglio dei ministri a Regione, Comune, società per Cornigliano.

Il problema che ribadisce la Fiom è quello del rapporto tra aree e numero di occupati: “Se Mittal non assume tutti i lavoratori allora vuol dire che quelle aree gli verranno date senza rispettare l’accordo di programma – ribadisce il segretario Bruno Manganaro – e le istituzioni non potranno poi piangere se Genova perde 500 posti di lavoro mentre si regalano aree appetibili”.

Nella lettera la Fiom chiede “ai Commissari Straordinari di Ilva in a.s. di subentrare formalmente nell’Accordo di Programma e di trasferirlo ad AM InvestCo Italy srl all’interno del Contratto di Affitto e, conseguentemente, nel successivo contratto di acquisto”.

La preoccupazione per i metalmeccanici della Cgil, che ribadiscono l’urgenza della convocazione del tavolo dell’accordo di programma che comprenda anche AM InvestCo, è per la sorte dei 474 lavoratori “all’epoca della cessazione del rapporto lavorativo con Società per Cornigliano spa” visto che l’impegno all’assunzione nell’accordo firmato a Roma vale fino a questa data. “Vorremmo infatti evitare che tali lavoratori, qualora al 23.8.2023 non fossero più alle dipendenze di Ilva in a.s., non beneficiassero dell’impegno di assunzione da parte di AM InvestCo previsto dal contratto di affitto”.

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