Genova. “Oggi sono stati annunciati 72 milioni per gli sfollati e io ho avuto copia di questo emendamento governativo da un esponente dell’esecutivo in cui per la prima volta viene inserita la figura dello sfollato – spiega il portavoce del comitato degli sfollati Franco Ravera prima dell’incontro con il presidente del Senato Maria Alberti Casellati – però la linea di partenza per noi era l’importo riconosciuto dalla legge regionale del Pris con gli indennizzi coperti da società autostrade”.
Non è così, almeno non per ora. Ravera commenta le notizie sugli emendamenti presentati dal governo all’articolo 1 del decreto urgenze. E se da una parte si parla chiaramente di rimborsi, dall’altra questi soldi non sono abbastanza.
“Non so da dove siano usciti i 72 milioni – aggiunge Ravera – ma il decreto va a dare il 50% in meno del valore immobiliare delle nostre case. Oggi lo Stato ci propone circa 700 euro per le nostre case che erano valutate 1300. Ovviamente non posso essere particolarmente contento di questa cosa. Poi se mi dicono che questo sarà scritto, bene. Oggi non è scritto, se lo sarà mi farà piacere ma oggi non è così”.
Per gli sfollati “Sulla bozza di emendamento non c’è un indennizzo equo – continua Ravera – più che Robin Hood mi sa che qui siamo di fronte al signore di Nottingham, io ho fatto il conto della serva: uno più uno per me vale due e non 54 come ci si vuole far credere”.