Genova. 72 milioni di euro per i rimborsi agli sfollati, la possibilità per il commissario per la ricostruzione di attingere anche al di fuori della pubblica amministrazione per il suo staff (2 subcommissari e 19 dipendenti) e un escamotage per permettere alle aziende concessionarie – con l’esclusione di Aspi – di partecipare alla manifestazione d’interesse per realizzare il nuovo viadotto. Sono alcune delle modifiche al decreto Genova proposte con un emendamento del governo in commissione. Le modifiche saranno applicate proprio all’articolo uno del provvedimento che, nelle prossime settimane, sarà discusso in parlamento e convertito in legge.
A darne notizia il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi durante la presentazione della Genova Shipping Week. “Sono previste anche quelle norme richieste dal sindaco e commissario Marco Bucci per poter agire nell’immediatezza e edificare il nuovo ponte”, ha spiegato aggiungendo che il commissario “avrà la possibilità di far partecipare alla ostruzione anche aziende con legami ad altre concessionarie, a esclusione di Aspi e delle sue partecipate. Potrà anche prendere possesso del tratto autostradale interrotto al traffico che interessa l’area del Ponte Morandi”, che se fosse rimasto in possesso di Autostrade avrebbe complicato le operazioni di demolizione e costruzione.
Confermato quindi il “mini-esproprio” o “mini-revoca” sui monconi della struttura. Ci saranno 72 milioni per gli sfollati di Genova i quali, con una memoria inviata alle Commissioni Ambiente e Trasporti avevano chiesto di inserire nell’articolo 1 del decreto i fondi.