Genova. Nella scuola “di frontiera”, l’elementare Ariosto di Certosa, ad accogliere i bambini nel primo giorno dell’era post crollo di ponte Morandi preside, maestre e personale ausiliario sfoggiavano la t-shirt “Genova nel cuore”, con l’immagine stilizzata del viadotto. Per gli iscritti alla prima elementare una favola, “L’albero dell’alfabeto”, che con la metafora delle foglie spazzate del vento aiuterà i bimbi ad affrontare il tema della tragedia, del lutto.
“Faremo leva con delicatezza – racconta Tiziana Mistretta, maestra all’Ariosto da 15 anni e residente ai limiti della zona rossa – e li lasceremo liberi di esprimersi, per capire come stanno”. I docenti seguiranno alcune linee guida indicate dallo staff di psicologi che ha collaborato con il ministero dell’Istruzione e con gli istituti scolastici.
“Ci sarà un periodo di osservazione, poi faremo altri incontri con lo staff del professor Federico Bianchi di Castelbianco, per capire come portare avanti il lavoro”, spiega Renzo Ballantini, dirigente scolastico dell’elementare Ariosto e della media Caffaro.
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Le due scuole sono frequentate in gran numero da studenti delle famiglie sfollate (27) o interferite (51) dal blocco della viabilità. L’istituto è tra quelli che hanno attivato, con fondi ministeriali, un servizio ad hoc per il trasporto degli allievi, con taxi dedicati per quelli sfollati, con scuolabus per gli altri che potessero avere disagi con gli spostamenti. Si valuterà, per i prossimi giorni, la possibilità di un’entrata anticipata alle 7e30 o di una permanenza pomeridiana.
“Questo inizio anno è stato una scommessa – dice l’assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo, presente all’inaugurazione dell’anno scolastico – era importante iniziare nel giorno e nell’orario stabilito per tutti, ora monitoreremo la situazione nelle varie scuole e adotteremo eventuali aggiustamenti legati alla mobilità, se ce ne sarà bisogno”. “Gli studenti sono arrivati in orario – continua l’assessore comunale alla Mobilità Stefano Balleari – ed è la cosa più importante, il traffico ha retto, siamo sicuri che quando saranno liberate anche le linee ferroviarie ora sotto le macerie del ponte la situazione migliorerà ulteriormente”.