Genova. Riunione questo pomeriggio in Regione Liguria con l’assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone e gli sfollati di ponte Morandi per fare il punto sulla trattativa in merito agli indennizzi. Se Autostrade aveva inizialmente proposto circa mille euro a metro quadro, la cifra sembra destinata a salire: potrebbe arrivare a toccare i 2.700 euro a metro quadro e arrivare entro Natale: “Se Autostrade accetta arriviamo a una cifra complessiva di 217 mila euro in media per un appartamento di 80 metri quadrati – dice Giampedrone
“In sostanza abbiamo esteso il Piano regionale per gli investimenti infrastrutturali strategici Pris del 2007 alla ricostruzione del ponte perciò oltre a quello che Autostrade riconosce ci saranno anche altre cifre”. Giampedrone ha spiegato che il valore del mercato immobiliare dell’area Certosa si aggira su 750-800 euro a metro quadro e che Autostrade aveva proposto il 25% in più, 1.050: “troppo poco – dice Giampedrone – la cifra va portata almeno a 1.300 alla quale aggiungere 36 mila euro per l’immediato sgombero a famiglia e 450 euro a famiglia per i mobili lasciati nelle case, più 45 mila euro di fondi Pris a nucleo”
Ferma al momento la trattativa circa la seconda tranche di aiuti immediati alle famiglie. Dopo la prima tranche (circa 10 mila euro a famiglia) di assegni, per la seconda ci sorebbe una trattativa sulla tipologia di erogazione: “Noi volevamo questa seconda tranche come atto di liberalità – spiega Franco Ravera, portavoce dei comitati di via Porro – loro ci hanno fatto una contrapposta che prevedev sì un atto di liberalità ma da valutare caso per caso. Per noi questo sarebbe stato estremamente lacerante, così a quel punto Autostrade ha proposto di trasformare l’atto di liberalità in un anticipo del Pris che però è vincolato al soggetto che dovrà costruire il ponte. E non è detto che sia autostrade”.
Domani delle varie trattative in campo gli sfollati discuteranno in assemblea. L’appuntamento è alle 18.15 in via Fillak, al limite della zona rossa.