145 parti offese

Ponte Morandi, 2 ottobre primo sopralluogo periti. Legali vittime: “Demolizione non prima di dicembre”

I periti chiedono 60 giorni

Le immagini dei detriti di ponte Morandi repertate dai consulenti

Genova. Il gip Angela Nutini ha dato l’incarico ai periti Giampaolo Rosati del Politecnico di Milano, Massimo Losa dell’Università di Pisa e Bernhard Helsener dell’università di università di Zurigo per svolgere le operazioni peritali relative al primo incidente probatorio relativo al crollo del ponte Morandi.

I periti hanno chiesto 60 giorni di tempo per svolgere le operazioni. Il primo sopralluogo in contraddittorio è stato fissato presso il deposito Amiu di Campi. Come spiega l’avvocato di parte offesa Andrea Martini (difende i parenti della famiglia Robbiano) “difficilmente fino al termine delle operazioni peritali sarà pensabile modificare lo stato dei luoghi e quindi procedere alla demolizione e vista la complessità del tutto 60 giorni potrebbero non bastare, anche se non sono un tecnico”.

Nel corso dell’udienza di questa mattina oltre alle 145 parti offese, vale a dire parenti delle vittime e i feriti del crollo è stata ammessa come parte offesa il Codacons a tutela degli interessi della collettività.

Come era già stato spiegato dal procuratore capo Francesco Cozzi invece gli sfollati o chi ha persone beni come le automobili è considerato “parte danneggiata” e potrà entrare nel processo sono al termine dell’udienza preliminare come eventuale parte civile.

Tra le istanze presentate dagli avvocati, da difficilmente praticabile quella di velocizzare le pratiche dell’appello: per espletarle stamani ci è voluta un’ora e mezzo di udienza, tempo prezioso che tuttavia a causa del legame indissolubile tra codice di procura penale e burocrazia non pare possa essere ricalibrato.

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