Genova. Risincronizzare i semafori a Bolzaneto e in altre zone critiche della vallata, una pattuglia della polizia stradale alla rotonda del casello autostradale, vigili urbani a presidio dei nodi più complicati – tra San Quirico, via Sardorella e via Pastorino – dove nelle ore di punta si formano veri e propri ingorghi.
Sono solo alcune delle richieste avanzate dal presidente del municipio Valpolcevera Federico Romeo per migliorare, almeno per quanto sarà possibile, la situazione della mobilità nella periferia a nord di Ponte Morandi. “Il crollo del viadotto ha reso inevitabili alcuni disagi – dice – non possiamo spostare le persone in elicottero, ma qualche aggiustamento si può fare”.
A partire da una migliore sinergia tra la gestione del traffico privato e quello pubblico. Romeo ha chiesto, ma non ha ancora ottenuto via libera, la possibilità di utilizzare alcune aree non sfruttate come parcheggi di interscambio, in modo che chi arriva dall’entroterra e dai quartieri collinari lasci l’auto in un’area di sosta e si sposti poi con treni e bus (sono state istituite anche navette gratuite, per esempio tra Bolzaneto e la stazione metro di Brin).
I parcheggi di interscambio dovrebbero sorgere in via Pisoni, a Rivarolo, in via Della Pietra, vicino ai cantieri del nodo ferroviario, a Certosa, e ancora a Bolzaneto nei pressi della stazione Fs e a San Quirico, oltre la passerella pedonale che conduce in stazione.
Parlando di trasporto pubblico, e di quartieri collinari, si sta valutando – spiega il presidente del municipio Valpolcevera – una rimodulazione della linea 270, tagliando il giro all’incrocio tra via Reta e via Maritano in modo da evitare che i bus restino imbottigliati nel traffico di Bolzaneto.
Domani previsto anche un incontro tra Romeo, il vicesindaco e assessore alla Mobilità Stefano Balleari e il sindaco di Sant’Olcese Armando Sanna per ipotizzare modifiche alla viabilità in via Sardorella e sveltire il traffico in movimento da e per il centro di Manesseno e dintorni.
Resta da risolvere anche la questione treni, continua Federico Romeo: “Ci è stato fatto notare, giustamente, che c’è un buco nel servizio da poco prima le 9 del mattino alle 11e45 circa, questo non è sostenibile, chiederemo alle ferrovie qualche convoglio in più”.