Genova. “Non si tratta di un accordo ma di un’istanza da parte della difesa che attiene alla modalità di esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo che è esecutivo ed eseguibile”.
Il procuratore capo Francesco Cozzi chiarisce in conferenza stampa il rapporto tra procura di Genova a avvocati della Lega in merito al sequestro di 49 milioni dopo la sentenza del Riesame. Non un accordo quindi, ma un venire in contro della Procura alle esigenze di un partito che rischierebbe di poter più “esercitare diritti costituzionali e politici” ha spiegato Cozzi.
Dopo l’istanza della difesa della Lega che sosteneva il rischio dell’esistenza stessa del partito in caso le somme fossero stare prese tutte insieme, la procura ha acconsentito a una sorta di rateizzazione con prelievi di 100 mila euro a bimestre, per un totale di 600 mila euro l’anno. Immediatamente saranno inoltre prelevati 130 mila euro che si trovano in cassa.
“Abbiamo una base minimale di 600 mila euro – spiega il procuratore aggiunto Francesco Pinto – per cui c’è l’impegno al versamento. Se si mantiene questa soglia tutto quello che viene di più dal bilancio a partire dal 2019 tra entrate e uscite di bilancio verrà preso. La lega depositerà le somme bimestralmente su un conto ad hoc e da lì verrà trasferito sul fondo unico per la giustizia”.
Per la procura di Genova questo ‘accordo’ consente anche di evitare “ricerche con possibile sviluppo di futuri contenziosi, arrivando così a recuperare le somme senza ulteriori stop”.