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Crollo ponte Morandi, Toninelli: “Tempi certi ricostruzione li darà commissario”

La Gronda? "Si farà ma non è nel decreto"

Genova. “Appena nomineremo il commissario si inizierà a parlare di progetti, a parlare di demolizione e ricostruzione perché l’obiettivo non è solo quello di rifare bene e velocemente il ponte Morandi ma di renderlo un luogo vivibile, di incontro in cui le persone si ritrovano e possano vivere. Dobbiamo raggiugnere questo risultato doveroso per i genovesi e per tutta Italia”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, oggi a Genova rispondendo alle domande dei giornalisti a margine dell’inaugurazione del 58esimo Salone nautico.

All’inizio della mattinata, il ministro ha incontrato gli sfollati del ponte Morandi. “Sono andato dagli sfollati con il decreto in mano – ha ricordato- nel decreto ci sono tante norme anche per loro, per gli imprenditori della città e per tutta la nazione. Abbiamo fissato un incontro più avanti perché la richiesta che ci fanno coincide con la volontà del governo: fissare i modi e tempi della ricostruzione, assieme agli aiuti”.

Il ministro ha affermato che “gli sfollati mi hanno chiesto di fissare i tempi, di aiutarli, di stargli vicino. Non mi hanno chiesto ‘domani o fra un mese’, ma una data certa in modo tale che si possano organizzare- prosegue Toninelli- li ho voluti incontrare come primo appuntamento di oggi a Genova per dimostrare la doverosa, sincera, umana vicinanza del governo che rappresento”. Il ministro ha aggiunto che, nel frattempo, gli sfollati “iniziano ad avere tutti un alloggio ma dobbiamo dargli un alloggio stabile, non precario. E’ la prima cosa da fare: i tempi certi li sapremo quando ce li dirà il nuovo commissario straordinario, con il progetto che avrà scelto per la ricostruzione”. Solo allora, aggiunge Toninelli, “potremo dire agli sfollati con precisione quando avranno una nuova casa”.

“Il governo ha fatto un decreto in cui c’è scritto che il ponte verrà costruito con un timbro dello Stato e verrà gestito da un commissario straordinario. Si chiama straordinario perché ha i poteri per fare le cose più velocemente rispetto alle normative piuttosto complesse del codice degli appalti. Il commissario avrà il potere di scegliere il progettista del nuovo ponte completare la costruzione”. ha detto Toninelli, “ll decreto è un faldone di decine e di pagine – aggiunge il pentastellato- c’è dentro tantissimo per rilanciare il paese, per metterlo in sicurezza. C’è scritto anche che entro 10 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, che immagino avverrà nelle prossime ore, ci sarà il nome del commissario”. E ha aggiunto: “Siccome il commissario potrà andare in deroga ad alcune norme, dovrà essere non solo bravo e competente ma anche moralmente ineccepibile perché avrà tanti tanti poteri”.

A chi gli ha chiesto se nel decreto si parlasse anche di gronda ha detto : “Nel decreto Genova ovviamente non c’è la Gronda, un’opera che dovrebbe iniziare nel 2019. Stiamo analizzando anche quella: se si dovrà fare, la si farà non c’è alcun tipo di pregiudizio nei confronti della Gronda, come nei confronti di alcuna altra grande opera ereditata dal passato”. “Però- ha aggiunto – la più grande opera necessaria per questo paese che vuole fare questo governo, è compattissimo in questo, è una miriade di piccole opere per mettere in sicurezza e manutenere le nostre infrastrutture”.

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