L'operazione

Sgominata banda di ladri georgiani: agiva con la tecnica della chiave bulgara fotogallery

Tre arresti e altrettanti 'covi' a Sturla, San Fruttuoso e Sampierdarena. Sono autori di almeno cinque furti

La banda della chiave bulgara

Genova. Tre arresti, altrettanti covi, cinque furti accertati e molti altri che lo potrebbero essere quando le vittime riconosceranno la refurtiva sequestrata.

E’ il bilancio dell’operazione della squadra mobile che ha smantellato una cellula criminale, composta da tre uomini di nazionalità georgiana specializzata nei furti in abitazione con la tecnica della “chiave bulgara”. Si tratta di Giorgi Tcholadze, 28 anni, Nikolozi Kostava, 41 anni e Revazi Zhorzholiani, 35 anni.

Il gruppo è stato individuato in seguito all’intensificazione dei servizi. L’attività delle volanti aveva portato al controllo di alcune autovetture condotte da cittadini georgiani pregiudicati. Questo ha permesso alla sezione della squadra mobile specializzata nel contrasto ai reati contro il patrimonio di concentrare le attenzioni su alcuni soggetti sospettati di essere autori di furti in abitazione.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Luca Scorza Azzarà, hanno consentito agli agenti non solo di localizzare i covi dove gli indagati si nascondevano ma anche di comprenderne la tecnica criminale. I ladri erano soliti effettuare i loro raid in abitazioni dove riuscivano ad accedere con una particolare chiave da loro prodotta, in grado di aprire la porta blindata senza lasciare alcun segno di effrazione.

In una circostanza gli agenti hanno anche recuperato un modello di chiave bulgara di cui i malviventi si erano liberati per timore di controlli da parte delle pattuglie.

Per interrompere l’attività criminale gli agenti della squadra mobile, d’intesa con l’autorità giudiziaria, hanno proceduto al fermo dei tre individui, con la perquisizione delle loro abitazioni recuperando attrezzi atti allo scasso e un’ingente refurtiva sul cui sono in corso accertamenti per risalire ai legittimi proprietari.

Al momento dell’irruzione negli appartamenti gli indagati hanno lanciato dalla finestra del terzo piano un borsone contenete un flessibile utilizzato per aprire le casseforti e pesante argenteria, fortunatamente senza provocare danni a persone o cose.

Il gip di Genova ha convalidato i fermi ed ha disposto la custodia cautelare in carcere per i tre.
I furti accertati sono avvenuti in via Trieste a Chiavari, via Mameli a Rapallo, via Trebisonda, via Sacchi e via Casaregis a a Genova. I tre usavano come covo un’abitazione in via Isonzo, un’altra in via Torielli e una in via Zolla a Sampierdarena. Tra la refurtiva sequestrata ci sono quadri, argenterie e piatti decorati oltre ad alcune migliaia di euro in contanti.

“In accordo con la Procura – spiega il dirigente della squadra mobile Marco Calì – abbiamo deciso di procedere ai fermi perché abbiamo capito dalle indagini tecniche che dopo aver spedito già un po’ di refurtiva i tre erano pronti a tornare a casa per essere sostituiti da una nuova batteria”.

La polizia fa sapere che chiunque riconosca nella refurtiva oggetti che gli sono stati sottratti nel corso di un furto può contattare la Questura.

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