Genova. Prima le donne e i bambini, si dice quando affonda una nave. Prima i disabili e chi frequenta le scuole, è invece lo schema che permetterà di gestire i primi trasferimenti degli sfollati di ponte Morandi.
Sarà la matematica di un algoritmo, ma definito da menti umane, a decidere chi, fra le 311 famiglie evacuate, avrà per prima diritto a una nuova abitazione. “I tecnici informatici del Comune hanno lavorato anche di notte per costruire le formule necessarie” spiega l’assessore al Bilancio Pietro Piciocchi, che in queste ore è in contatto con i vigili del fuoco per capire come permettere alle prime famiglie che saranno trasferite – in questo caso nelle abitazioni Arte di San Biagio, in Valpolcevera – di recuperare negli appartamenti evacuati i propri oggetti personali.
“La graduatoria è stata elaborata con un sistema di punteggi – continua Piciocchi – che ha consentito di privilegiare persone con disabilità, nuclei familiari con minori in età scolare, quindi dai 3 ai 14 anni, cercando di allontanarli il meno possibile dalle loro scuole, in vista di settembre”. In queste ore vengono ultimati gli allacci delle utenze. “Stiamo facendo i salti mortali – conclude l’assessore comunale – ma contiamo di consegnare le prime case già domani”.
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Si tratta degli appartamenti della zona di San Biagio, in Via Romairone, a Bolzaneto, che erano stati messi a disposizione già nei giorni scorsi da Arte. Appartamenti che l’agenzia territoriale per l’edilizia che l’agenzia aveva nel proprio patrimonio e che avrebbe dato in affitto o venduto per fare profitto. Appartamenti semplici con una cucina, un bagno, un salotto e due camere da letto. In alcuni casi un balcone.
“A meno di una settimana dal tragico crollo del ponte Morandi domani consegneremo le prime case per le famiglie costrette ad abbandonare le proprie abitazioni – scrive sui social il presidente della Regione Giovanni Toti –
Stiamo lavorando giorno e notte per dare a tutti una sistemazione confortevole. Entro il 20 settembre altre 40 case, grazie al contributo di Cassa Depositi e Prestiti. Entro settembre saranno ristrutturati altri 100 appartamenti. I lavori cominceranno già in settimana. E poi altri 150. Entro otto settimane massimo una casa per tutti, nessuno deve rimanere indietro”.