Indagini

Crollo ponte Morandi, disposto il sequestro dei ‘monconi’. Sul posto i periti della procura

Le macerie saranno trasferite nel deposito Amiu di Campi

torrente sturla vegetazione e vipera

Genova. La procura di Genova ha sequestrato i due monconi rimasti del ponte Morandi rimasti in piedi dopo il crollo della campata centrale del viadotto.

Le macerie del ponte invece verranno trasferite in un’area individuata dal Comune di Genova (si tratta del deposito Amiu di Campi) dove verranno sequestrate e analizzate dai periti nominati dalla Procura.

Proprio questa mattina i sostituti procuratori Massimo Terrile e Walter Cotugno, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio, hanno nominato i due consulenti che dovranno spiegare quello che è accaduto martedì mattina: si tratta degli ingegneri Pier Giorgio Malerba, docente al Politecnico di Milano e Renato Buratti di Genova. I due periti sono già sul posto per assistere allo spostamento dei detriti e fare in modo che eventuali elementi di prova non vadano distrutti.

Le ipotesi di reato restano quelle di attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Dopo l’acquisizione delle telecamere di Autostrade per l’Italia da parte della polizia stradale la guardia di finanza, che affianca la squadra mobile nelle indagini, sta acquisendo tutti i documenti utili dalla società compreso il contratto di concessione. La procura ha confermato che al momento non ci sono indagati perché prima è necessario capire la causa o che cause del crollo. I periti per la loro relazione hanno chiesto al momento sessanta giorni

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