La polemica

Biglietto integrato, Lunardon: “Contratto di servizio penalizzerà Comune e utenti”

Treno jazz
Foto d'archivio

Genova.  “Ci fa piacere che l’assessore Berrino e l’amministratore delegato di Trenitalia Iacono, oggi a margine della presentazione del nuovo Treno Jazz, dicano che il biglietto integrato verrà mantenuto. Peccato che nel contratto di servizio della durata di 15 appena firmato da Regione Liguria e Trenitalia ci sia scritto tutt’altro”. 

Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in Regione Liguria, commenta così le rassicurazioni, arrivate questa mattina, in merito al mantenimento del biglietto treno-bus nel capoluogo ligure. Per Lunardon, infatti, a fare fede è il testo del contratto di servizio che il capogruppo Pd cita testualmente.

“A far data dal 1 gennaio 2019 – si legge nel testo – viene istituita la nuova tariffa d’area urbana di Genova Tariffa N. 14/GE. La presente tariffa è valida per la determinazione del prezzo del biglietto di corsa semplice per il trasporto sui treni regionali nell’area urbana di Genova. Il prezzo applicato per il viaggio di corsa semplice è di € 1,30”. L’istituzione di questa tariffa “porterà alla revisione delle condizioni dell’accordo di integrazione” e “l’accesso ai treni regionali (Regionali e Regionali Veloci), che espletano servizio nell’area urbana di Genova, è consentito unicamente ai possessori di biglietti rilasciati in base alla presente tariffa e ai possessori di biglietti gratuiti Trenitalia”.

“Insomma il testo è piuttosto chiaro – spiega – il biglietto integrato così com’è sparirà dal primo gennaio 2019. Questa decisione, presa unilateralmente da Regione e Trenitalia senza coinvolgere il Comune e Amt, porterà a una rinegoziazione della tariffa, che non è difficile prevedere avrà condizioni peggiorative per l’amministrazione comunale o per gli utenti”. 

“Previsione nostra? Purtroppo no” prosegue Lunardon che cita il comma 3 dell’articolo 16 dello stesso contratto: “Resta fermo che Trenitalia si riserva di non aderire a nuovi progetti di integrazione e/o di recedere dalle integrazioni tariffarie e/o modali vigenti alla data del presente Contratto, qualora le stesse risultino economicamente penalizzanti per Trenitalia e la Regione non si impegni formalmente a compensare i minori introiti”

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