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I Testimoni di Genova vanno al contrattacco. La seconda puntata della web serie dedicata alla “Parola di Genova”

Dopo le torture subite, l'evangelizzazione non si ferma

testimoni di genova
Foto d'archivio

Geova. I testimoni di Genova sono tornati, e passano al contrattacco: grazie ai nuovi adepti proseguono la loro opera di evangelizzazione della Parola di Genova, con ogni mezzo. Anche con le maniere forti.

Nella seconda puntata di questa piccola web serie dedicata alla genovesità, firmata da Ila Scattina della Uncle Singer Production, la missione del testimone si complica: dopo aver superato indenne la tortura di un pesto “a caso” fatto con ingredienti pessimi, l’eroe “de niatri” passa al contrattacco.

E così anche la più classica delle trasmissioni televisive dedicate alla eneogatronomia pù diventare “spunto” per proseguire e “approfondire” la missione di conversione del mondo intero ai “valori” della nostra Genova.

Ma i “Testimoni di Genova” non si fermano qua: qualche giorno fa, sulla pagina Facebook della Uncle Singer Production è comparso il video-prank che documenta una telefonata fatta per chiedere spiegazione sugli anacardi in ricetta: “Certe cose non si possono leggere”.

Il tutto ovviamente “rivendicato”: non è finita qui, assicurano dalla USP, e nei prossimi giorni potrebbe arrivare il terzo episodio della saga dedicata “alla fede di Genova”.

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