Genova. Nel pomeriggio, Banca Carige ha comunicato di avere ricevuto il 20 luglio una lettera dalla Banca centrale europea contenente tre richieste. Al primo punto l’invito all’istituto di credito genovese a convocare entro il 30 settembre 2018 un’assemblea degli azionisti per procedere alla nomina di un nuovo presidente del consiglio di Amministrazione. Nella lettera della Bce si legge che “una struttura di governo pienamente funzionante è particolarmente cruciale in questo momento”.
In secondo luogo la Bce ha detto a Carige “di non approvare” il piano di conservazione del capitale presentato dalla banca il 22 giugno. Nessuna delle misure di riduzione del rischi “è stata eseguita entro la tempistica iniziale e il Piano di conservazione del capitale aggiornato ne ha rinviato la prevista esecuzione di un trimestre”. Carige dice di aver nel semestre “dato inizio al percorso volto, da un lato, all’emissione di strumenti di capitale di classe 2 (bond subordinato) e dall’altro, alla cessione di asset non strategici”.
La Bce chiede a Carige un nuovo piano e suggerisce un’aggregazione. Entro il 30 novembre Carige deve fare “un piano approvato dal cda per ripristinare e assicurare in modo sostenibile l’osservanza dei requisiti patrimoniali al più tardi entro il 31 dicembre. Tale piano dovrebbe valutare tutte le opzioni, inclusa un’aggregazione aziendale”. Lo rende noto la banca confermando che “rispetterà ogni legittima tempistica indicata da Bce pur sottolineando che ovviamente sarà cura della Banca stessa presentare le proprie osservazioni sull’intero progetto di decisione”.