Genova. “Avete sentito cos’ha detto? Che il nostro sistema di trasporto pubblico è favoloso”, il sindaco di Genova Marco Bucci gongola e traduce le parole di Emily, 20 anni, della North Carolina, una degli studenti americani coinvolti in un progetto internazionale che ha come riferimento l’ospedale pediatrico Gaslini e il policlinico San Martino. Nel Salone di Rappresentanza di palazzo Tursi il presidente del Gaslini Pietro Pongiglione e lo stesso sindaco hanno incontrato una decina dei giovani iscritti ai corsi propedeutici di facoltà di Medicina come Harvard, Princeton, Yale, Berkeley e Johns Hopkins.
Il progetto si chiama Atlantis Project e prevede che i ragazzi, tutti tra i 19 e i 20 anni, spendano alcune settimane in importanti istituti medici in giro per il mondo. Per Emily, ma anche per William, dal Vermont, e Amanda, di Los Angeles, “quella a Genova è stata una delle esperienze più belle della vita”. Gli studenti hanno raccontato di aver apprezzato il mare di Genova, il centro storico, l’architettura e di avere toccato con mano cosa significhi essere medico. “Hanno detto che a Genova hanno trovato persone gentili – scherza ancora Bucci – non è vero che la torta di riso è finita”.
I giovani, che oggi torneranno alle loro attività in ospedale – ogni giorno 8 o 9 ore – hanno ricevuto in dono dalla città una spilla con la bandiera di Genova. Una delle studentesse, Jess, da Montreal, ha dichiarato che è intenzionata a tornare nel capoluogo ligure per portare avanti i propri studi medici.