La replica

Spese per il Liguria Pride, gli organizzatori al sindaco: “E’ una manifestazione politica e come tale senza oneri”

Il coordinamento Liguria Rainbow: "Sindaco arrogante. E' a noi che il patrocinio di questa giunta non interessa più"

Liguria Pride - Allerta Rainbow 2018

Genova. Le spese del Pride pagate dal Comune? E’ normale in quanto manifestazione politica.
E’ in sintesi la risposta del coordinamento Liguria Raimbow al sindaco di Genova Marco Bucci che questa mattina aveva sottolineato come il Comune non avesse fatto sostenere alcuna spesa agli organizzatori
“Ci preme rammentargli che il Pride è una manifestazione politica, come il corteo del 25 aprile, o le manifestazioni sindacali, tutelata dall’articolo 17 della Costituzione e dal Tupls. e pertanto non è soggetto ad alcun onere per gli organizzatori. Che si sappia che l’amministrazione ha persino provato a mandarci fattura, per poi accorgersi di aver sbagliato e rettificare di conseguenza” fanno sapere.

“Ci colpisce l’arroganza di una giunta mantenuta da cittadini e cittadine, che si permette di trasformare un dovere di legge in una sorta di personale concessione – dicono ancora – La stessa arroganza espressa dal sindaco quando, interrogato circa la possibilità dell’iscrizione anagrafica dei figlie delle famiglie arcobaleno, ha “promesso” che, in caso di legge nazionale, l’avrebbe applicata. Sindaco, queste non sono promesse, ma doveri istituzionali”.

Riguardo la questione dell’ “esame”, per il coordinamento Liguria Rainbow “l’inizio non è buono: è davvero preoccupante che Bucci possa pensare di dire che sia un’amministrazione a dover giudicare i suoi cittadini/e, in contrasto con l’abc della democrazia che dice che è il cittadino che vota e valuta l’azione politica di chi è eletto”.

E rispetto all’eventuale concessione del patrocinio l’anno prossimo, è lo stesso coordinamento a dire che ormai non interessa più: “Il patrocinio di questa giunta non ci interessa: multe ai più poveri, sottostima rispetto a gravissime prese di posizione antisemite e al proliferare di associazioni di estrema destra in città, indifferenza verso violente campagne contro la libera scelta delle donne e il diritto alla interruzione volontaria di gravidanza, maldestri patrocini ad associazioni neofasciste” dicono e, in risposta all’esame del sindaco a loro volta mettono alla prova la giunta: “Valuteremo nei prossimi mesi le azioni politiche della giunta, e se vedremo un miglioramento…”

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