Innovazione

Presentato a Genova il bando Horizon Europe, Iit chiama a raccolta il mondo della ricerca e punta a 100 miliardi di bandi

Ogni euro investito dal programma Ue può generare fino a 11 euro di PIL nel corso di 25 anni e 100 mila posti di lavoro

Robot iit

Genova. Quasi degli “stati generali” della ricerca al Palazzo Ducale di Genova, questa mattina, per l’incontro Horizon Europe, organizzato dall’Istituto italiano di tecnologia per fare il punto sul nuovo programma europeo dedicato all’innovazione.

Erano presenti, oltre al Fabio Donato, consigliere R&I della rappresentanza permanente d’Italia presso l’Ue, al direttore scientifico di IIT Roberto Cingolani, al presidente della Regione Giovanni Toti e al sindaco di Genova Marco Bucci, i rappresentanti di istituzioni come gli ospedali Gaslini, San Martino, Santa Corona, l’istituto David Chiossone, l’Università di Genova, il Cnr, l’Aism, Camera di Commercio di Genova e Confindustria.

“Il programma di investimento europeo – dice il governatore ligure Toti – è una grande opportunità, lo sforzo da parte nostra sarà rendere attrattivo una regione che è la piattaforma logistica più importante d’Italia”. “Genova punta su porto, turismo, industria high-tech – spiega il sindaco Marco Bucci – in tutti e tre i casi ci sono le condizioni per lavorare nell’innovazione tecnologica e i bandi Horizon porteranno tanti soggetti a fare squadra”.

“La presenza di molte istituzioni, aziende, università e centri di ricerca della Liguria – il commento di Roberto Cingolani – dimostra che il nostro territorio può lavorare in modo coeso e che l’attenzione ai programmi dei finanziamenti europei è alta”.

Nel quadro del prossimo bilancio dell’Unione europea per il periodo 2021-2027 la Commissione propone di stanziare 100 miliardi di euro per la ricerca e l’innovazione, con l’obiettivo di rendere Horizon Europe il più ambizioso programma di ricerca e innovazione di sempre.

Ogni euro investito dal programma può generare fino a 11 euro di PIL nel corso di 25 anni. Secondo le stime, gli investimenti dell’Unione in ricerca e innovazione dovrebbero generare fino a 100 000 posti di lavoro nel campo della ricerca e dell’innovazione nella “fase di investimento”.

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