La sentenza

‘Ndrangheta a Lavagna, Antonio Rodà assolto dall’accusa di associazione di stampo mafioso

In primo grado era stato condannato a oltre 14 anni. Resta la condanna per droga a 4 anni e 4 mesi

corsia pronto soccorso

Genova. La prima sezione della Corte d’appello di Genova ha assolto per non aver commesso il fatto dall’associazione a delinquere di stampo mafioso Antonio Rodà, coinvolto nell’inchiesta sulla presenza dell”ndrangheta a Lavagna.

Rodà in primo grado, pur avendo scelto il rito abbreviato, era stato condannato a oltre 14 anni e 8 mesi di reclusione. Resta la condanna per lo spaccio di sostanze stupefacenti, ma derubricato in fatto di lieve entità. La pena è scesa così a 4 anni e 4 mesi.

L’indagine della ‘Mobile’ e dello Sco aveva portato un anno fa all’arresto fra gli altri dell’ex sindaco di Lavagna Giuseppe Sanguineti, dell’ex parlamentare Gabriella Mondello, oltre ai presunti boss del clan Casile-Rodà di Condofuri (Paolo, Antonio e Francesco Nucera e Francesco Antonio e Antonio Rodà). Rodà è accusato di associazione di tipo mafioso e di spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo l’accusa, Mondello avrebbe fatto ottenere l’appoggio elettorale al sindaco Sanguineti dai presunti boss di Lavagna in cambio di favori per la gestione dei rifiuti e attività abusive sul lungomare. Antonio Rodà era stato l’unico a scegliere il rito abbreviato, in una posizione evidentemente più marginale.

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