Genova. “I nostri compiti sono legati a tre obiettivi strategici: la lotta all’evasione con riferimento alla grande evasione che viene organizzata attraverso contesti internazionali, la lotta alla corruzione e il contrasto alla criminalità organizzata”. Così il comandante regionale della Guardia di finanza della Liguria, il generale Francesco Mattana spiega le priorità dei baschi verdi i cui risultati – relativi all”ultimo anno e mezzo di attività – sono stati illustrati questa mattina a margine della cerimonia per il 244° anniversario della fondazione del corpo. Alla cerimonia, che si è svolta a palazzo San Giorgio e che ha visto anche la consegna di ricompense morali ai finanzieri che si sono maggiormente distinti, hanno partecipato le principali autorità cittadine.
Nel settore dell’evasione fiscale sono 213 le indagini delegate dalle procure della Repubblica e quasi 3 mila gli interventi ispettivi, in seguito ai quali sono stati proposti all’agenzia delle Entrate recuperi a tassazione di redditi imponibili netti pari a oltre 476 milioni e IIva non dichiarata pari a 65,7 milioni. Quattrocentosessanta gli evasori totali scovati dai baschi verdi, mentre 270 i datori di lavoro sanzionati per aver impiegato 967 lavoratori in “nero” o irregolari.
Per quanto riguarda gli illeciti nel settore della spesa pubblica, nell’ultimo anno e mezzo sono state fatte 230 denunce ed eseguiti 36 arresti. Tra le operazioni più note quella condotta da nucleo di polizia tributaria di Genova che ha portato alla scoperta di un maxi giro di tangenti e corruzione intorno alla realizzazione del Terzo valico ferroviario la cui indagine è stata chiusa proprio nei giorni scorsi. S
ul fronte della lotta alla criminalità economica e finanziaria, negli ultimi 17 mesi la guardia di finanza ha condotto 276 indagini delegate dall’autorità giudiziaria, 883 approfondimenti di segnalazioni di operazioni sospette per riciclaggio e 24 per finanziamento al terrorismo. “Bloccare la linfa vitale che sono i soldi vuol dire anemizzato queste potenziali cellule terroristiche” ha ribadito Mattana spiegando come le segnalazioni che arrivano dalle banche consentono alla Gdf di svolgere indagini che consentono “a seconda dell’analisi di rischio di agire oppure solo di monitorare i successivi movimenti da parte dello stesso soggetto”.
Per quanto riguarda l’antimafia gli accertamenti patrimoniali dell’ultimo anno e mezzo hanno riguardato 107 persone con il sequestro e la confisca di beni per 16,3 milioni e l’arresto di 4 persone per riciclaggio, autoriciclaggio e bancarotta, con il sequestro di beni per 7,5 milioni.