L'anno scorso

Aggressione a colpi di mazza da baseball in un autosalone a Borzoli, tre arresti

Si tratta di due italiani e un albanese coinvolti anche in un giro di armi. La violenza per un debito non saldato

Genova. Un’aggressione violentissima da parte di un gruppo di pregiudicati a causa di un debito non saldato. Un’indagine lunga per la squadra mobile di Genova, resa più difficile dalla scarsa collaborazione delle vittime, ma ora il cerchio si è chiuso.

Coordinata dalla Procura di Genova la polizia ha arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere, tre pregiudicati, Alessandro Fiori, nato a Sassari il 30.10.1977, Michael Vavalà, nato a Genova il 5.2.1998 e Florenc Hasa, nato in Albania il 26.8.1986, accusati di estorsione e lesioni gravissime. L’episodio risale al settembre dello scorso anno quando i tre uomini – uno dei quali armato di pistola – avevano consumato una violenta aggressione presso l’Autosalone Giorgio Auto di via Borzoli 71.

Le vittime dell’aggressione erano un cittadino sudamericano, cliente dell’Autosalone, trovato esanime in terra per i numerosi colpi subiti con l’uso di una mazza da baseball ed il titolare dell’attività commerciale, cittadino italiano. Entrambi avevano riportato ferite in varie parti del corpo, giudicate guaribili in giorni 60 per il sudamericano e 20 per l’italiano.

Le indagini della squadra mobile, coordinata dai sostituti procuratori. Federico Manotti e Longo, hanno permesso di ricostruire nel dettaglio la dinamica dei fatti individuando il gruppo di tre pregiudicati, due italiani ed un albanese. L’aggressione secondo quanto ricostruito sarebbe avvenuta per recuperare debiti insoluti.

Il gruppo, secondo quanto emerso dalle indagini, aveva anche disponibilità di armi che, di volta in volta, venivano immesse nel mercato clandestino, utilizzando i contatti che l’albanese aveva negli ambienti criminali. Nel corso delle indagini uno degli indagati è stato arrestato poiché durante in un’intercettazione è emerso che stava andando a recuperare un’arma per uccidere o minacciare la compagna.
Per questo è stato arrestato in flagranza, con addosso la pistola con il colpo in canna.

Nel corso degli arresti sono anche state perquisite un’abitazione in zona Celesia e presso un fondo in zona Cornigliano alla possibile ricerca di armi illegalmente detenute.

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