Alla feltrinelli

Nazitalia, “i nazisti son tornati e parlano italiano”. Presentazione libro di Berizzi, con Giovanni Toti e Andrea Orlando

L'autore del libro inchiesta sulla "risorgenza" dell'estrema destra nel paese arriva a Genova. Venerdì 25 maggio ore 18

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Foto d'archivio

Genova. Tocca anche Genova il tour di Paolo Berizzi per presentare il libro “Nazitalia”, l’inchiesta che racconta il “ritorno” della destra più nera del paese.

Ad “animare” l’appuntamento di venerdì 25 maggio, ore 18, la presenza di due big della politica ligure, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando.

“I nazisti sono tornati, e parlano italiano – si legge nella brochure dell’evento – Cresciuti nel mito di Hitler più che del tradizionale «Boia chi molla», fomentano e guidano le proteste di piazza, da Nord a Sud: dal blitz comasco degli skinhead veneti nel centro di aiuto ai migranti alla colonia estiva di Catania gestita dai militanti di Forza Nuova, dove i bambini al mattino fanno l’alzabandiera e i laboratori di pittura insegnano il cromatismo ariano; dallo stabilimento balneare fascista di Chioggia, con le docce «travestite» da camere a gas, a Ostia, dove il rampollo del clan Spada, fiancheggiatore di Casa Pound, spacca il naso con una testata al giornalista televisivo impertinente”.

Il lavoro dell giornalista ha raccolto le parole d’ordine di questa onda nera: sovranità, frontiere e muri, no ius soli, prima gli italiani, famiglia, élite corrotte. Un “movimento” che non disdegna la violenza fisica: si allenano nelle palestre militanti, come quella gestita da Roberto Spada a Ostia, si sfogano nei concerti d’area, si addestrano nelle curve degli stadi, dove spesso fede politica e criminalità diventano miscela esplosiva.

Paolo Berizzi, da oltre dieci anni, sta attraversando in prima persona questa onda che sta entrando potentemente nella nostra società. Con freddezza, curiosità e passione ci accompagna in questo viaggio nell’area nera del nostro Paese; un mondo perlopiù di ragazzi, intessuto di riti e miti che consideravamo sepolti tra le macerie della Storia; un mondo fluido e magmatico, dai contorni tanto labili quanto inquietanti. Un mondo che, se non lasciasse tracce così marcate nella attualità, sarebbe difficile credere che esista davvero.

Inviato de “La Repubblica”, Berizzi, 45 anni di Bergamo, dal 2017 è sotto tutela della prefettura di Bergamo dopo che sulla sua auto, parcheggiata sotto casa in Città alta, qualcuno aveva inciso sulla carrozzeria un crocifisso, una svastica e il simbolo delle SS.

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