Operazione

“Io sono mafia…” e gli spillavano soldi con tassi del 20%: due usurai arrestati dai carabinieri

I due malviventi hanno avuto realmente contatti con la criminalità organizzata e lo sottolineavano per spaventare la loro vittima

ros carabinieri

Genova. Questa mattina i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Genova hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Genova su richiesta della Direzione distrettuale antimafia (che ha condotto le indagini con il pm Federico Mannotti) nei confronti di due persone, ritenute responsabili del delitto di usura aggravata.

L’attività era stata avviata nel dicembre scorso dopo la denuncia sporta dalla vittima, che aveva chiesto in tutto 6 mila euro: i carabinieri avevano già ravvisato i presupposti dei delitti di estorsione e usura aggravata dal metodo mafioso. Presunto autore Pino Abbisso, pregiudicato per i medesimi reati e che insieme a Onofrio Garcea (tuttora imputato nel processo Maglio 3 sulle diramazioni delle organizzazioni mafiose in Liguria), nel 2010 coinvolto nell’indagine “finanziamento sicuro” e poi condannato per il delitto di usura. Nel 2016 aveva finito di scontare la pena. Le indagini hanno poi portato anche a una seconda persona, Rino Satriano, accusato di concorso in usura per il suo ruolo di intermediazione.

Le condizioni del prestito usurario comportavano la corresponsione dell’importo richiesto in tre tranches, ad alcuni giorni di distanza l’una dall’altra; la restituzione della somma comprendente, oltre al capitale e agli interessi del 20% mensili, anche denaro destinato ad estinguere un autonomo debito contratto da Satriano nei confronti di Abbisso.

Per sollecitare i pagamenti illeciti, quest’ultimo, aveva paventato alla vittima di avvalersi di esponenti della criminalità organizzata, sia di origine siciliana sia calabrese, operante nel capoluogo ligure e anzi si proponeva come appartenente alla criminalità mafiosa – “io sono mafia” diceva – vantando rapporti con esponenti anche di Cosa Nostra a Nizza.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.