Genova. 110 mila presenze alla festa dello Sport al porto antico, 83 mila ai Rolli Days? Lo sport “tira” più della cultura? Il sole ha spinto cittadini e turisti fuori da musei e palazzi, ancorché stupendi? Si potrebbe dire che, comunque, ha vinto Genova, che per un weekend ha dato possibilità di svago a 360 gradi. Ma potrebbe entrare in gioco, per chi vede il bicchiere mezzo pieno, il concetto di overload. Di “troppo pieno”.
Nell’ottobre 2017 le giornate dei Rolli avevano fatto registrare 120 mila visitatori in 42 palazzi. Si era toccato comunque quota 100 mila nella primavera 2017. Per questa edizione i palazzi aperti erano “solo” 34, nonostante due novità, ma il Comune aveva deciso di rafforzare l’offerta creando la concomitanza con la Notte dei musei.
Al porto antico, le presenze sono state calcolate tra pubblico degli spettacoli, testimonial, atleti di gare e tornei, artisti vari, studenti e passanti, curiosi, che hanno partecipato alla Festa mettendosi alla prova o semplicemente curiosando tra le innumerevoli attrazioni. E mentre gli organizzatori – Porto Antico, Stelle nello sport, Uisp e consorzio sociale Agorà – parlano di successo straordinario, forse in Comune ci si starà domandando come rilanciare, quindi, l’evento che per anni è stato fra quelli principali in città.
Poca promozione istituzionale? Programma poco ricco? Concorrenza “leale” della festa dello sport? O sarà che semplicemente i Rolli days, lanciati nel 2014, hanno iniziato a saturare il loro bacino d’utenza? Visto il potenziale del marchio Unesco, difficile che si possa pensare a un ridimensionamento. Più auspicabile che l’appuntamento sia rilanciato oltre confini più ampi e che vengano ulteriormente sfruttati i canali social.