Molo giano

Inchiesta bis sul disastro della torre piloti. Adele Chiello: “Miei obbiettivi raggiunti ma mio figlio non tornerà”

La donna, con i suoi esposti, aveva fatto partire il lavoro dei magistrati. E' la madre di Giuseppe Tusa, una delle nove vittime

adele chiello tragedia molo giano

Genova. Adele Chiello, la madre di Giuseppe Tusa, una delle nove vittime del disastro della torre piloti in porto a Genova, è senza dubbio la molla che ha fatto scattare l’inchiesta bis sul crollo, con le sue battaglie senza sosta, e i suoi esposti, alla ricerca della libertà.

“Non sarò mai contenta completamente, perché mio figlio è morto. Però sono soddisfatta dell’obiettivo che mi ero prefissata è che con la decisione di oggi è stato parzialmente raggiunto” afferma Adele Chiello dopo la sentenza di rinvio a giudizio per 14 imputati su 17.

“Spero vengano condannati per dare un segnale a questa Italia – ha proseguito la donna – perché abbiamo tre morti al giorno sul lavoro. Non è possibile che dobbiamo mettere sotto terra i nostri figli. Mi auguro che si sensibilizzi chi ha il compito di mettere in sicurezza tutti i posti in Italia, dalle scuole alle ferrovie. Siamo stanchi ma spero che tutta questa vicenda sia un input per chi di dovere. Non voglio che siano puniti ma che facciano applicare le norme”

leggi anche
schianto molo giano
5 anni dopo
Torre piloti, inchiesta bis: rinvio a giudizio per 14 persone e società coinvolte

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.