Per non dimenticare

Crollo torre piloti, 5 anni fa il disastro che ancora tocca il cuore di Genova

Stasera la fiaccolata al porto antico, dalle 22. Nei prossimi giorni si saprà se proseguirà il processo sull'inchiesta Bis incentrata sulla collocazione della struttura

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Genova. “Che cosa stavi facendo la notte del 7 maggio 2013?”. E’ una domanda che ogni genovese ha rivolto o si è sentito rivolgere tante volte, in questi 5 anni. Perché quando avvengono fatti così clamorosi, dolorosi, inspiegabili, abbiamo bisogno di collegarli alla nostra piccola, privata, realtà. E così come abbiamo fatto per l’11 settembre, per i giorni del G8, per il terremoto all’Aquila, per l’alluvione genovese del 2011, anche per la notte in cui in porto a Genova la nave Jolly Nero colpì la banchina e fece crollare la torre piloti, ci ricordiamo che cosa, quel fatto, aveva interrotto: la visione di un film, una cena, una lite, un sonno profondo.

A distanza di 5 anni Genova non dimentica: questa sera al porto antico, a partire dalle 22, ci sarà una fiaccolata a partire dal comando della capitaneria di porto per ricordare le nove vittime del crollo della torre:  l’operatore radio dei rimorchiatori Sergio Basso, 50 anni, di Vernazza (SP), l’operatore radio dei piloti Maurizio Potenza, 50 anni, di Genova, il pilota Michele Robazza, 44 anni, di Pistoia, il maresciallo Francesco Cetrola, 38 anni, di Santa Marina (SA), il capo di prima classe Marco de Candussio, 39 anni di Fornaci di Barga (LU), il sottocapo di prima classe Davide Morella, 33 anni di Biella, il sottocapo di seconda classe Giuseppe Tusa, 30 anni, di Milazzo (ME), il sottocapo di terza classe Daniele Fratantonio, 30 anni, di Rapallo (GE) e il sergente Giovanni Iacoviello, 35 anni, di Carrara.

Il filone processuale principale per il disastro si era chiuso nel maggio 2017 con una sentenza di primo grado. Erano stati condannati il comandante della Jolly Nero Roberto Paoloni (10 anni e 4 mesi), il primo ufficiale della nave cargo Lorenzo Repetto (8 anni e 6 mesi) e il direttore di macchina Franco Giammoro (7 anni)oltre che il pilota del porto Antonio Anfossi (4 anni e 2 mesi). La compagnia Messina era stata condannata al pagamento di un milione e 500 mila euro perché ritenuta responsabile dell’illecito amministrativo relativo al comportamento del comandante.

Intanto prosegue il processo Bis, quello che riguarda il fatto che la torre fosse stata costruita proprio in quel luogo. Tra poco più di una settimana, il 16 maggio, è fissato l’ultimo giorno di discussione dell’udienza preliminare dopo il quale il gup deciderà se rinviare a giudizio o no gli indagati, una ventina, tra progettisti, tecnici, datori di lavoro e responsabili della sicurezza.

Adele Chiello, la madre di Giuseppe Tusa, una delle 9 vittime del disastro, è stata tra i familiari che più hanno battagliato affinché venisse aperto anche questo filone di inchiesta. Ieri la donna, che non si è mai data pace per la perdita del figlio, ha mostrato uno striscione dedicato alla tragedia della torre piloti sugli spalti dello stadio Luigi Ferraris, durante la partita Genoa – Fiorentina.

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