Rifiuti

Bolletta Tari, da quest’anno a Genova si paga anche on line e senza il rischio di errori

Nuovi sistemi digitali in bolletta per aiutare il cittadino con il modello f24 e un opuscolo per spingere la differenziata che è ancora ferma al 33%

Erbacce e rifiuti lungo la via che porta all'aeroporto

Genova. Un codice bidimensionale (QRcode) e un link per essere reindirizzati a una videobolletta, ossia un semplice video tutorial per capire come pagare on line, da casa, senza errori, un codice a barre stampato sulla bolletta per l’acquisizione automatica e corretta dei dati e, ancora, un altro codice riportato sui modelli F24 per poter pagare direttamente con il proprio smartphone.

Sono le novità digitali introdotte dal Comune di Genova e da Amiu già a partire dalla prossima bolletta Tari e presentate questa mattina a palazzo Tursi. La tassa sui rifiuti per il 2018 arriverà nelle case dei genovesi a giugno. “I nuovi sistemi vogliono semplificare la vita ai cittadini che potranno verificare la propria posizione debitoria – dice l’assessore comunale al Bilancio Pietro Piciocchi – ma anche in modo da limitare parte dell’evasione”.

Nel 2017 il Comune di Genova ha riscosso circa l’80% della Tari, ma conta di recuperare dall’8 al 10% di “ritardatari”. Gli errori e i ritardi sono legati al fatto che il pagamento non avviene con un normale bollettino ma con un F24 e spesso i cittadini si trovano a sbagliare i codici o i numeri identificativi. Un’altra novità in bolletta sarà un opuscolo a vignette che spiegherà come effettuare al meglio la raccolta differenziata e come smaltire i rifiuti ingombranti.

“Il modo in cui conferiamo i rifiuti – ricorda Tiziana Merlino, direttore di Amiu – ha impatto diretto su costo della bolletta, visto che la Tari copre anche il sistema di smaltimento dei rifiuti, automaticamente un’alta percentuale di differenziata può portare a costi minori e quindi a tariffe minori”. Nel 2018 la Tari sarà invariata rispetto al 2017. A Genova la raccolta differenziata è ferma a quota 33%. L’obbiettivo è arrivare al 65% nel 2020.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.