Maxi sequestro

Vive nel bosco allevando uccellini e coltivando marijuana: arrestato 38enne

Buona parte degli uccelli, alcuni di specie protette, sono stati portati all'Enpa di Campomorone

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Genova. Un quarantenne bergamasco, che ha deciso di abbandonare la città per vivere da solo in un bosco sulle colline di Lavagna dove si è creato una baracca ricovero, è stato arrestato per spaccio di stupefacenti.

L’uomo, Andrea Benagli, 38 anni, vive allevando maiali e polli e per compagnia ha uccellini che cattura e alleva con cura, soprattutto usignoli. Poi coltiva alberi da frutto e ortaggi e tra questi piante di marijuana e proprio per questo è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Chiavari. L’uomo, incensurato, è descritto dai militari come persona educata e curata. E’ accusato di spaccio perché nella baracca aveva 100 grammi di marijuana essiccata, pronta per essere fumata.
All’uomo sono stati concessi gli arresti domiciliari nel suo rifugio isolato. L’uomo è finito nei guai anche per la sua passione per gli uccelli.

Alcuni sono specie protetta come l’usignolo del Giappone: è stato denunciato per detenzione di animali protetti. I militari pensano che l’uomo li vendesse al mercato nero. Sequestrata anche una gabbia-trappola che il bergamasco usava per catturare gli uccelli. Ne aveva più di 50, compresi gli usignoli: passeri, tordi, merli e anche un gheppio.

Tutti gli animali sono stati trovati in buone condizioni, come certificato da un veterinario. Molti uccelli, tra cui il gheppio, sono stati liberati; altri volatili, una sessantina in tutto fra cui gli usignoli del Giappone, sono stati invece trasferiti nell’oasi dell’Enpa di Campomorone, nell’entroterra di Genova.

“Gli animali presi in custodia da Enpa saranno visitati e, nel caso degli esemplari autoctoni, saranno liberati una volta ottenuto il via libera dalla Magistratura” si legge in una nota dell’Enpa. Sorte diversa toccherà agli Usignoli del Giappone che, in quanto alloctoni, non potranno essere reimmessi sul territorio, ma sarà necessario trovare loro una sistemazione definitiva nel totale rispetto del benessere animale.

Questa mattina si è tenuta l’udienza di convalida e per il 38enne sono stati confermati i domiciliari.

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