Genova. “Non tutto facile sulla carta, poi nel corso della gara le cose si sono messe bene e se proprio volessimo cercare il pelo nell’uovo, avremmo potuto gestire meglio il secondo tempo”, Marco Giampaolo commenta la vittoria per 4-1 contro il Cagliari, ben giocata dai blucerchiati: una prima parte di gara di personalità e qualità da parte dei suoi uomini, con una formazione rimaneggiata delle carenze soprattutto offensive: “Non avevo attaccanti in partita tranne un ragazzino della primavera che si è allenato cinque volte con noi, dovevo portare qualcuno, allora ho preferito Ramirez, visto che Praet sta bene, Linetty anche, allora la scelta di Praet trequartista è stata motivata dalle condizioni individuali e dalle poche alternative, ma sono convito che se l’avessi messo attaccante l’avrebbe fatto molto bene, poi è finito ala ed è riuscito anche lì, quando hai le doti puoi fare tutto”.
L’arrivo allo stadio oggi è stato speciale, con la squadra accompagnata da una scooterata particolarmente partecipata: “È stato come al Giro d’Italia o al Tour de France, quando i gregari ti tirano la volata, questa è una gradinata straordinaria, ci ha sempre sostenuto incessantemente, è il nostro valore aggiunto, non oso pensare cosa succederà a Sassuolo, io spero che ci sia un esodo, in modo da giocare come se fossimo in casa”. Intanto però Quagliarella rischia di essere in dubbio, visto il bruttissimo colpo preso alla rotula da Castan.
Oggi in campo per 90 minuti sia Andersen sia Kownacki: “Il polacchino cresce e migliora – dice Giampaolo – è indomito e cattivo, e non si fermerà qui, mi pare un ragazzo con la testa sulle spalle, mi piace. Andersen è riflessivo e razionale, diventerà appetibile dai grandi club, è sulla stessa strada di Skriniar, bisogna fare i complimenti a chi fa scouting nella Società. Per loro sarà l’aspetto educativo e culturale a fare la differenza”. Kownacki ringrazia e con questa prestazione e magari altri minuti da mettere come fieno in cascina da qui alla fine del campionato, non nasconde di potersi giocare le sue chance per una convocazione ai mondiali.
La speranza di agganciare l’Europa continua: “Ai giocatori ho detto: l’idea di cosa siamo voglio farmela il 20 di maggio. Ci attendono le partite più belle e pesanti, che ci misureranno sul piano della crescita mentale. Quando devi vincere per forza ma non corri per l’obiettivo puoi fare un passo indietro, noi invece non eravamo chiamati a gareggiare per Europa a inizio stagione, ma ora ci siamo”. Intanto il campionato contro la Samp dell’anno scorso è stato ampiamente vinto: +8 rispetto al 2016-2017. Qualche rammarico per qualche punto perso per strada, come la sconfitta a Benevento? Per il mister in fondo quelle prestazioni negative sono state recuperate dalle vittorie in casa con la Juventus, e a Roma coi giallorossi”.