Attacco

Il garante dei minori: no a sanatorie sulle sale slot, restino lontano dai giovanissimi

Anche il PD e il M5S critici sulla strategia della giunta Toti

slotmachine

Genova. Il difensore civico della Liguria e garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Francesco Lalla e il responsabile dell’Ufficio Dario Arkel intervengono nel dibattito che si è sviluppato intorno ai provvedimenti regionali per contrastare il gioco d’azzardo come il disegno di legge 192 sulla proroga della legge regionale sulla disciplina delle sale da gioco che è all’esame della Commissione-Sanità e Sicurezza sociale.

“Si tratta – spiegano – di un’ulteriore proroga rispetto allo spostamento delle slot machine e videolottery situate entro i 300 metri da cosiddetti luoghi sensibili quali scuole, chiese e palestre. Riteniamo necessario che non solo le eventuali nuove macchinette vengano poste a una più congrua distanza dai luoghi di socializzazione, ma che ciò avvenga senza eccezioni anche per quelle già situate nelle vicinanze di siti frequentati da adolescenti”.

Secondo Lalla e Arkel “è evidente che una sanatoria del passato manterrà una sempre costante se non maggiore affluenza di partecipanti a questi giochi che, a dire degli specialisti, sovente creano dipendenza e sono ritenuti nocivi per la salute se utilizzati in modo compulsivo”.

L’ufficio del Garante ritiene, inoltre, che il gioco d’azzardo abbia gravi conseguenze soprattutto su giovani e giovanissimi: “Rileviamo come tali pratiche possano coinvolgere minori in modo diretto poiché i controlli non sono effettuati a tappeto e con sistematicità”.

Al termine della commissione sulla proroga le critiche dell’opposizione. Il Pd parla di “preludio a una sanatoria delle sale da gioco esistenti in Liguria. A Toti non interessa combattere la ludopatia, ma lasciare tutto così com’è e per giustificare l’affossamento dell’ottima legge regionale del 2012 – votata all’unanimità dall’intero Consiglio – prova a farsi scudo dell’accordo Stato-Regioni, che prevede una riduzione del 30% delle sale da gioco”. Anche il Pd in Comune si rivolge al centrodestra: “Constatiamo con stupore come il Comune di Genova continui a non pronunciarsi in materia. Da parte degli assessori Francesca Fassio, Paola Bordilli e del sindaco Marco Bucci il silenzio è tombale”.

Il Movimento 5 Stelle attacca: “Sarebbe bastato applicare la legge regionale del 2012 sul distanziometro per abbattere circa l’80-90% di slot oggi in circolazione in Liguria, ben al di sopra della soglia di riduzione del 30% richiesta a livello nazionale. Invece Toti e l’ormai ex assessore allo Sviluppo economico Rixi hanno preferito dapprima rinviare il problema. E, oggi, con il Ddl 191, addirittura aggirarlo con quella che è a tutti gli effetti una maxi-sanatoria”.

Gianni Pastorino e Francesco Battistini, consiglieri regionali di Rete a Sinistra/Liberamente Liguria dicono: “Mentre lo scorso anno i termini di applicazione slittavano solo di 12 mesi, stavolta il termine è indefinito. Almeno fintanto che, e qui sta l’assurdo, non ci sarà una legge regionale sulla ludopatia che per ora rimane chiusa in un cassetto. A noi sembra un cortocircuito creato ad arte. Chi ci assicura una discussione e dunque un’approvazione delle misure sul gioco d’azzardo patologico, visto che le uniche proposte concrete arrivano dall’opposizione?”

leggi anche
Gioco d'azzardo, protesta in Regione contro le slot
Il tema
Regione Liguria, sulle slot nessuna sanatoria rispettiamo intesa con il governo

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.