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Anziani fragili assistiti a casa, a Busalla attivato un servizio innovativo alla residenza Frugnone

L'assessore ligure Sonia Viale: "Sperimentiamo la sanità a km zero". Da giugno l'Asl3 varerà un modello di RSA aperta che prevede interventi domiciliari a sostegno della permanenza a casa

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Genova. La Regione Liguria e l’Asl 3 Genovese hanno presentato un innovativo progetto di sostegno alla domiciliarità destinato ad anziani fragili assieme alla nuova residenza protetta “Frugone” integrata con un centro diurno. “Questa Giunta regionale – afferma la vicepresidente e assessore alla Sanità e Politiche sociali di Regione Liguria Sonia Viale – ha deciso di potenziare l’offerta sanitaria di questo territorio. Sperimentiamo una sanità a chilometro zero”.

Da qui infatti – ha proseguito l’assessore Viale – grazie alla collaborazione dei Comuni, partiranno percorsi di assistenza domiciliare per far sì che gli anziani possano rimanere il più possibile nelle proprie case, garantendo loro l’aiuto necessario per poter continuare una vita autonomia e indipendente. “Si passa da un sistema “ospedalocentrico” a una reale integrazione tra ospedale e territorio – spiega Viale -, questo costituisce il vero motore del cambiamento della sanità ligure”.

Da giugno l’Asl3 a Busalla varerà un modello di RSA aperta che prevede – in sinergia con il Distretto Socio-Sanitario e Unione dei Comuni dello Scrivia – interventi domiciliari a sostegno della permanenza a casa, in condizione di tutela, di anziani fragili non autosufficienti, rendendo così possibile realmente per la famiglia mantenere a casa il proprio caro. Si punta alla riduzione degli accessi potenzialmente evitabili in pronto Soccorso e dei ricoveri ospedalieri. Il servizio, che non ha carattere di urgenza, sarà attivo 7 giorni su 7 e 365 giorni l’anno.

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