La manifestazione

Di Stefano (Casapound) a Genova: 120 poliziotti schierati, gli ‘alari’ a chiudere la zona rossa intorno al Richmond

Antifascisti in presidio dalle 18, probabile corteo

corteo antifascista 3 febbraio

Genova. Centoventi poliziotti schierati e gli ‘alari’ a chiudere le quattro vie di accesso alla discoteca Richmond di via Santa Zita nel quartiere della Foce dove intorno alle 20 di domani arriverà il candidato premier di Casapound Simone Di Stefano per la chiusura della campagna elettorale genovese del partito di estrema destra.

Sono le misure decise questa sera al termine di una riunione che si è tenuta in Questura allo scopo di scongiurare che i militanti di Casapound possano venire a contatto con gli antifascisti e la sinistra antagonista che hanno lanciato un appello alla mobilitazione e convocato un presidio a partire dalle 18 in piazza Paolo Da Novi. Sono un centinaio i militanti di estrema destra attesi per il comizio e il loro accesso al locale sarà filtrato dagli agenti della Digos. Più difficile prevedere il numero dei partecipanti al presidio. In entrambi i casi non sarebbero previsti arrivi da fuori Liguria.

A seconda dei numeri e delle condizioni meteo è probabile che il presidio si trasformi in un corteo che sfilerà intorno a quella che sarà a tutti gli effetti una zona rossa. A chiuderla, oltre alle barriere mobili già impiegate per chiudere l’accesso a via Montevideo, sede di Casapound, ai cinquemila manifestanti del corteo antifascista del 3 febbraio scorso, ci saranno uomini e mezzi.

Nelle quattro vie di accesso al locale sarà anche vietato parcheggiare dal primo pomeriggio a tarda sera. Nelle stesse zone sono previste bonifiche e sigilli ai cassonetti dell’Amiu.

 

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