Abusivo

Spiagge, ripascimento con lo “zetto” scoperto dalla Guardia Costiera in Corso Italia

Resti di demolizioni edili usate per consolidare l'arenile

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Genova. Nell’ambito dei sempre più intensificati controlli di polizia marittima e ambientale, operati dalla Capitaneria di porto – Guardia costiera di Genova, i militari hanno individuato un escavatore intento a movimentare e spianare materiale inerte, non proveniente dal medesimo sito, sull’arenile in concessione ad una nota associazione sportiva del litorale cittadino.

Il complesso delle operazioni, condotto anche grazie all’ausilio di alcuni autocarri impiegati per trasportare il predetto materiale, costituiva – di fatto – un’attività di ripascimento in spiaggia, eseguita in completa assenza delle previste autorizzazioni ai fini di tutela ambientale.

Dagli accertamenti effettuati sul posto e dai successivi approfondimenti tesi a ricostruire l’origine dei materiali, emergeva che gli inerti depositati sull’arenile risultavano principalmente costituiti da resti di demolizioni edili, provenienti da un impianto di recupero e preparazione al riciclaggio rifiuti, operante nell’entroterra genovese. Per tale ragione, sia il sodalizio sportivo che la ditta esecutrice dei lavori venivano sanzionati ai sensi del Codice dell’ambiente per importi pari a circa 15.000 euro.

Il materiale depositato sarà rimosso quanto prima, ma alcuni campioni sono stati prelevati e saranno analizzati per verificare l’eventuale presenza di sostanze inquinanti che, qualora fossero riscontrate, comporteranno anche il configurarsi di rilevanti reati ambientali.

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