Genova. Dopo mesi di lavoro, arriva il pronunciamento di Anac (Autorità Nazionale Anti Corruzione) di censura verso la nuova posizione dirigenziale presso Msc di Luigi Merlo, ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova.
Secondo la normativa pensata per evitare episodi di corruzione, infatti, chi ricopre un posto di lavoro di un ente, non potrebbe, una volta terminato l’incarico, ricoprire ruoli in aziende il cui ambito di attività sia connesso con l’ente suddetto.
Questo per evitare benefit, promesse e “scambi” di favori: secondo la normativa si dovrebbero aspettare almeno tre anni prima di ottenere un incarico retribuito da una società privata che in qualche modo ha intrattenuto rapporti istituzionali con l’ente.
Nel caso specifico il rapporto di Anac parla di “consistenti rapporti sia di natura autorizzativa sia concessoria” tra Msc e il presidente dell’Autorità Portuale Merlo durante il suo mandato. Rapporti che sarebbero emersi dal lavoro di raccolta dati della Guardia di Finanza, che in queste settimane ha “spulciato” le carte di Palazzo San Giorgio.
Al momento, però, Anac non ha presentato sanzioni né a Merlo né a Msc, riservandosi di «presentare un eventuale atto di segnalazione a governo e parlamento».