Blucerchiati irriconoscibili

A Crotone (1-4), difesa Samp da incubo, centrocampo apatico, attacco abulico…risultati

Difficile trovare di peggio nella prestazione in Calabria dei giocatori di Giampaolo

Presentazione e conferenza stampa di Walter Zenga
Foto d'archivio

Genova. Questa volta partiamo dalla fine, per esprimere il rammarico di aver dovuto assistere ad una partita da incubo, dopo esserci posti nel prepartita la domanda tormentone del ‘barista di Ceccano’, magnificamente interpretato da Nino Manfredi: “Fusse che fusse la vorta bbona?”,

Un quesito subito spazzato via dal vento dello Scida, che ci ha subito richiamato alla realtà, ricordandoci che, oggi, oltre che alle solite difficoltà ambientali, c’è da far fronte alla sete di “punti salvezza” dei calabresi ed alla naturale voglia di rivincita di Walter Zenga (recentemente inserito nella “Hall of Fame” dell’Inter, con Javier Zanetti, Lothar Matthäus e Ronaldo), che al di là delle belle parole spese per il Doria, non può non nutrire un forte spirito di rivalsa per una dirigenza genovese, che troppo presto gli ha dato il ben servito a Bogliasco.

Quanto ai due schieramenti, va ricordato, che se mister Giampaolo ha dovuto fare a meno di Bartosz Bereszyński, nel Crotone hanno dato forfait Rodhen, Budimir, Festa, Simič, Tumminello e Izco, quindi c’è poco da lamentarsi per l’assenza del polacco.

Eccole, dunque, le distinte dei giocatori, scesi in campo, agli ordine del signor Mazzoleni, della sezione di Bergamo:

Crotone (4-3-3): Cordaz; Faraoni, Ceccherini, Capuano, Martella; Stoian, Mandragora, Benali; Ricci, Trotta, Nalini

A disposizione: Viscovo, Figliuzzi, Ajeti, Pavlović, Sampirisi, Barberis, Zanellato, Crociata, Diaby, Simy, Marković.

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Sala, Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto, Torreira, Linetty; Ramírez; Quagliarella, Caprari

A disposizione: Belec, Tozzo, Andersen, Strinić, Regini, Capezzi, Verre, Praet, Álvarez, Zapata, Kownacki.

Questa la cronaca del match:

Al 5° errore incredibile di Ferrari, che cerca di alleggerire di nuca all’indietro, su Viviano, sfiorando solo la palla, sulla quale si butta Trotta… carambola su Viviano e palla che finisce, lemme lemme, in angolo, a fil di palo.

Non soddisfatti del pericolo scampato, i difensori della Samp si addormentano sul corner, permettendo a Ceccarini di pizzicare la palla, per lo stesso Trotta, che – solo all’interno dell’area – scarica un potente sinistro dentro la rete di Viviano… peggior inizio non ci poteva essere… 1-0 per i calabresi.

Al 13° minuto, scrosciante applauso dell’appassionato pubblico dello Scida, in memoria di Davide Astori.

Al 19° Nalini elude Silvestre sulla fascia e poi conclude con un destro a giro, lontano dai pali di Viviano.

Al 20° frittata di Sala, che sfiora Nalini in area… patapunfete … rigore, che Viviano ribatte a Trotta, ma i difensori della Samp sono ancora sotto “effetto sedazione” e Stoian arriva primo, ad appoggiare indisturbato in rete: 2-0

Al 28° Ricci imperversa sulla destra e mette in mezzo per Nalini, che ha tutto il tempo per girarsi e impegnare Viviano, in una parata a terra, non troppo difficile.

Al 30° Giampaolo sostituisce Gastón Ramírez con Duván Zapata, nel tentativo di dare una scossa, all’abulia di una brutta Samp.

Al 36° interminabile “silent check”, prima della convalida di un goal di Trotta, che porta il risultato su un pesantissimo 3-0, riprendendo una corta respinta di Viviano, su tiro di Benali.

Al 40° giallo a Murru.

Si va negli spogliatoi a testa bassa, con tre ‘pappine’ sul groppone… no comment…

La Samp si ripresenta in campo in anticipo, quasi a voler dimostrare di voler ribaltare la partita… ma al 52° il Crotone va subito vicino al 4-0, con Nalini, che ‘ubriaca’ Sala e poi conclude di potenza, da posizione defilata, ma fuori dallo specchio.

Non di meno i blucerchiati sembrano, almeno, rientrati in campo con la voglia di giocare…

Al 54° piove su bagnato… Torreira lascia il posto a Capezzi.

Al 55° una tremenda sassata di Mandragora sfiora l’incrocio… notte fonda, allo Scida…

Al 57°, su uno stacco aereo con Nalini, Sala ricade male, procurandosi un infortunio muscolare… Al suo posto Giampaolo manda in campo Praet, con Barreto, che si abbassa in difesa, a fare il terzino destro, perchè tutti i difensori in panchina sono mancini…

Al 62° entra il genovese (ex Finale Ligure) Barberis, per Stoian.

Al 64° la prima conclusione a rete della Samp, è di Quagliarella, che servito la Karol Linetty, impegna severamente Cordaz.

Al 65° giallo allo stesso Linetty, che diffidato salterà la prossima partita, a Marassi, contro l’Inter.

Al 69° Zapata stoppa di petto, in area, un lungo cross dalla trequarti di Murru e scarica in porta il goal dell’1-3

Al 70° fuori Nalini, dentro Simy.

Al 74° Martella devia in corner, col corpo, una potente conclusione di Quagliarella.

All’82° tiro alle stelle di Silvestre, con Zenga che, subito dopo, fa entrare Sampirisi (con maschera protettiva sul volto) per Federico Ricci.

Al 86° autogoal clamoroso allo ScidaSimy va via a Murru e si presenta solo davanti a Viviano, che riesce a deviare sul palo la sua forte conclusione, senonché sul rimbalzo si piombano sia Viviano che Silvestre, il cui rinvio finisce sul guantone del portiere blucerchiato e da lì, rocambolescamente, in rete (1-4), a sottolineare, in rosso, quanto dicevamo in apertura… è stato un pomeriggio da incubo!

Davvero difficile commentare una partita del genere, senza far uso di iperboli negative… quindi meglio chiudere qui, con i complimenti a Walter Zenga

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