Missione

Guardia Costiera, la motovedetta CP31 torna a Lampedusa per salvare i migranti

La partenza è pianificata per consentire all'unità di prender parte alle attività di controllo dei flussi migratori e di soccorso agli uomini, donne e bambini

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Genova. Alle prime luci dell’alba di domenica 25 febbraio, la motovedetta CP311 della Capitaneria di Porto di Genova prenderà il mare con prora verso Sud per raggiungere, in pochi giorni, presso l’Isola di Lampedusa.

La partenza è pianificata per consentire all’unità di prender parte, ancora una volta, alle attività di controllo dei flussi migratori e di soccorso agli uomini, donne e bambini che ogni giorno tentano disperatamente di attraversare il Mar Mediterraneo.

Giunge così una nuova missione per l’unità in servizio presso la Direzione marittima della Liguria, che, per ben tre volte nel corso degli ultimi anni, ha già operato nel complesso teatro operativo del Canale di Sicilia, portando in salvo oltre 3.000 disperati.

L’attività rientra nel piano di avvicendamento dei mezzi e degli equipaggi provenienti dagli uffici territoriali della Capitanerie di porto distribuiti su tutto il territorio nazionale che, ogni giorno, operano nel Mediterraneo centrale sotto il coordinamento della Centrale operativa del Comando generale della Guardia costiera di Roma.

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Durante il rischieramento la motovedetta e il suo equipaggio saranno, quindi, chiamati ad integrare il complesso dispositivo aereo-navale operante nel Mediterraneo sotto la guida del nostro Paese. La partenza della motovedetta CP331 segue di pochi mesi il rientro dell’unità CP288, anch’essa di stanza nel porto di Genova che, nel corso di due mesi nella scorsa primavera, ha portato a termine numerose operazioni di soccorso e recuperato in mare centinaia di migranti, spesso in procinto di annegare.

Anche la CP311, unità di circa 20 metri che si distingue per essere uno dei mezzi navali più performanti per il salvataggio in ogni condizione di mare, rimarrà a Lampedusa per oltre due mesi con a bordo il suo equipaggio di cinque militari genovesi, più un soccorritore marittimo dei reparti “rescue swimmer” della Guardia costiera.

Proprio la CP311 nei giorni scorsi si era distinta nel porto genovese supportando il personale della Questura di Genova in occasione della brillante operazione di lotta ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti, che ha portato al rinvenimento, a bordo di un cargo maltese, di circa 300 chilogrammi di cocaina; sequestro tra i più importanti avvenuti negli ultimi anni sul territorio nazionale.

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