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Elezioni politiche, Augello (Pd): “Sfida non facile, una sinistra di governo è utile alle persone che incontro tutti i giorni”

"Vorrei lavorare per implementare una rete di trasporti e infrastrutture efficienti"

rosaria augello

Tra le new entry di queste elezioni c’è Rosaria Augello, candidata nelle liste del Pd ma indipendente, ovvero non iscritta a nessun partito. Il debutto per Augello, individuata dalla segreteria genovese del Pd come volto nuovo per la propria squadra, è nel collegio uninominale Liguria 5 Genova-Rapallo, e nel plurinominale Liguria 1.

Sfida non facile, per una persona proveniente dalla società civile, che trova “competitor” come l’ex sindaco di Rapallo Roberto Bagnasco e l’ex sindaco di Bogliasco Luca Pastorino. «Vero, ma penso che essere un volto nuovo possa essere proprio un punto di forza – commenta -. Inoltre, new entry sì, ma sono nelle liste di un partito che ha dimostrato di sapere e di poter governare». Sessant’anni, di cui gli ultimi dieci trascorsi come presidente del Dopolavoro Ferroviario di Genova, professione ferroviera, Augello si misura con un lavoro quotidiano a contatto con le persone, e si definisce da sempre impegnata nel sociale, oltre che nell’associazionismo e nel sindacato Filt-Cgil. Ha scelto “Facciamo nostro questo presente” come motto. «Infatti in questi anni di impegno civile – spiega – ho capito che una delle uniche vere ricchezze che abbiamo è il tempo, che deve essere vissuto in maniera dignitosa, studiando, lavorando, contando su una burocrazia snella e veloce, ritrovando il senso della bellezza del nostro territorio».

Tra i diversi schieramenti del centrosinistra, Augello è entrata nelle liste del Pd: «Sono da sempre di sinistra e antifascista – commenta – e so che solo una sinistra di governo è utile alle persone che incontro tutti i giorni».

Stringendo mani e parlando in pubblico da sempre, Augello si sta misurando con gli ultimi giorni di campagna elettorale e ha le idee molto chiare su quelle che saranno le sue battaglie se eletta: «Lavorerò per il territorio, mettendo in primo piano soprattutto le persone che devono avere qui, nella loro terra, il loro presente. Poi vorrei potenziare le politiche sul turismo per valorizzare il territorio sia nei centri sia nelle periferie».

E poi, l’esperienza da ferroviera lascia il segno: «Vorrei lavorare per implementare una rete di trasporti e infrastrutture efficienti, e perché vengano terminati i lavori già in atto per collegare meglio la nostra regione non solo con il resto d’Italia, ma con l’Europa».

«Ma – continua – c’è anche tanto altro di cui vorrei occuparmi: dalle politiche dello sport da implementare, alle concessioni demaniali (il Dopolavoro gestisce anche uno stabilimento balneare, e so quanto sia delicato il problema), dalla tutela del piccolo commercio a fronte della grande distribuzione, che si sta rivelando una fabbrica di lavoro precario e mal retribuito, al variegato e indispensabile mondo dell’associazionismo».

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