Genova. Il comitato di operatori, abitanti e pendolari delle Cinque Terre ha presentato ricorso al Tar per avere accesso ai dati di Trenitalia sui ricavi delle tariffe ferroviarie nella zona del levante ligure conosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze turistiche.
“La Regione Liguria ci ha risposto che tali dati non sono disponibili in quanto Trenitalia ha opposto il rifiuto a renderli noti – spiegano i portavoce del comitato delle Cinque Terre – E’ incredibile: la Regione firma un nuovo contratto di servizio con Trenitalia di 15 anni senza essere a conoscenza di dati essenziali per il bilancio economico?”. I ricorrenti chiedono i dati relativi agli introiti derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio nelle Cinque Terre.
“La ‘scarsità’ di questi dati sarebbe stata alla base della necessità di introdurre il biglietto maggiorato da 4 euro – proseguono i rappresentanti del comitato – Il ticket in origine veniva imposto anche a tutti i cittadini liguri in visita, eccetto i residenti dei Comuni del Parco”. Il gruppo di cittadini che ha intrapreso questa nuova battaglia legale polemizza con la giunta regionale.
“Il motivo dell’opposizione da parte di Trenitalia (precisato che formalmente la decisione delle tariffe da applicare è di competenza della Regione) è che i dati sugli introiti che derivano da tale tariffa sono riservati – spiega il comitato -, come se il fornitore fosse una azienda privata e non un’azienda pubblica. Le Cinque Terre attraggono milioni di visitatori, tanto che fungono da traino economico per tutta la Liguria: non si può lasciar decidere al mezzadro quale sia la tua parte se non sai quanto frutta la vigna che gli hai dato in gestione. Come è possibile firmare da parte della Regione un contratto basato sul corrispettivo pubblico con un fornitore di cui al committente non sia dato di conoscere i dettagli degli introiti?”.