Genova. Al Teatro Carlo Felice è pronto ad andare in scena il secondo Natale senza tredicesima e anche gli stipendi saranno posticipati. La Cgil attacca: “L’anno scorso era successa la stessa cosa e – anziché porvi rimedio come chiesto dal sindacato – si è preferito rispondere in modo superficiale”.
Il sindacato ritiene che la dilazione di stipendio e la tredicesima a gennaio siano un fatto gravissimo. “A fronte di problematiche oggettive, non si può pensare che la soluzione possa essere minimizzare o addirittura negare l’evidenza dei fatti – si legge in un comunicato – il tutto a scapito di lavoratori che, consapevoli delle cattive acque in cui naviga da tempo la Fondazione, stanno più che mai lavorando per risollevare le sorti del teatro. Anche di fronte a mezze riorganizzazioni che sembrano avere più scopi punitivi piuttosto che rispondere a reali esigenze”.
“L’auspicio – conclude la Slc Cgil – è che si voglia finalmente ragionare seriamente sul futuro del Carlo Felice che merita di più come meritano di più tutti i lavoratori che vi operano. Se si vorrà perseguire questo scopo si troverà Slc Cgil come sempre disponibile al confronto, diversamente la strada della conflittualità si sta già delineando”.