Cronaca

Piaggio Aero ed Ericsson, il 28 dicembre doppio tavolo al Mise su cessioni ed esuberi

Generica

Genova. Un doppio vertice post natalizio per fare il punto su una doppia crisi che sta investendo i lavoratori genovesi. Ericsson anzitutto che ha annunciato un’ennesima procedura che porterà ad altri 600 posti di lavoro in meno a livello nazionale. A questo giro, dopo che negli ultimi 10 anni, i lavoratori degli Erzelli sono stati di fatto più che dimezzati, Genova dovrebbe essere risparmiata o quasi. E l’assessore comunale allo Sviluppo economico Giancarlo Vinacci, nell’ultima seduta del consiglio prima di Natale, ha fatto sapere che Ericsson grazie agli investimenti su ricerca e sviluppo dovrebbe addirittura assumere alcuni lavoratori per implementare il settore ricerca e sviluppo sul 5G.

L’appuntamento al Mise è per il 28 dicembre. Nel frattempo i sindacati di Ericsson hanno chiesto un incontro con il comune di Genova ed Ericsson per siglare un accordo di programma sugli Erzelli, ma al momento non hanno ricevuto risposta.

Anche i sindacati di Piaggio Aero sono stati convocati al Mise per il 28 dicembre anche se l’appuntamento con l’azienda è fissato al 9 gennaio. L’azienda aeronautica ha approvato nei giorni scorsi il piano industriale quinquennale che prevede una ristrutturazione del debito e la cessione dei settori motori e manutenzione civile.

E se una nota dell’azienda dice che il piano è stato elaborato congiuntamente ai sindacati, questi ultimi non hanno tardato a replicare negando una qualsiasi condivisione: “Noi siamo contrari a quel Piano di cessioni e di tagli. Se l’Azienda voleva inviare messaggi a qualcuno a noi sono arrivati chiari, l’azienda incurante del Governo e degli appuntamenti già fissati non accetta posizioni diverse o mediazioni ed esattamente come 4 anni fa nulla è cambiato nel modo di procedere dei Dirigenti” dice in una nota la Fiom Cgil Genova. “Il pagamento del debito e la ricapitalizzazione – commenta Antonio Caminito della Fiom genovese – erano atti obbligati ed è positivo che siano avvenuti, ma queste azioni finanziarie si ripresenteranno se non si costruisce un reale Piano di tenuta e di rilancio in prospettiva e lo si deve fare con tutti gli attuali lavoratori nessuno escluso”.

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